Chi non vorrebbe trasformare le proprie vacanze in un’esperienza estetica a trecentosessanta gradi nell’architettura moderna? Ci ha pensato proprio l’associazione Living Architecture che per promuovere l’apprezzamento dell’architettura moderna ha chiesto a una serie di grandi architetti di progettare delle case per le vacanze. L’organizzazione ha tra le sue intenzioni quella di cambiare la percezione dell’architettura moderna, in un certo senso di avvicinarla alle persone comuni permettendo loro di fare un’esperienza di vita quotidiana come dormire e mangiare in uno spazio progettato e pensato in tutti i suoi aspetti da uno studio di architettura famoso. La maggior parte delle persone usufruisce di questo tipo di spazi solamente passandoci attraverso quando si tratta di musei, aeroporti od uffici. Living Architecture ha lanciato sul mercato uno standard di case per le vacanze inusuale per il mercato britannico dove il cottage era la norma. Le case costruite e arredate utilizzando i migliori materiali e le migliori tecnologie sono situate in posti affascinanti che permettono di apprezzare i vari aspetti della natura di quest’isola. I prezzi sono più che accessibili dato che parliamo di circa 20 sterline a notte. Il progetto Living Architecture nasce da un’idea dallo scrittore/filosofo Alain de Botton direttore creativo dell’associazione e autore del libro "L’architettura della felicità" che si sofferma proprio su come la qualità dell’ambiente incida sulla qualità del nostro vivere quotidiano. Con un team di esperti quale il direttore di Living Architecture Mark Robinson anche project manager per il Serpentine Pavillion e altri esperti del settore l’associazione ha portato quasi a compimento le prime 5 case che portano la firma di MVRDV, Nord Architecture, Hopkins Architects, Jarmund/Vigsnaes Architects, e Peter Zumthor. Successivamente si prevede di costruire una casa per anno.
Lo studio olandese MVRDV firma the Balancing Barn (il granaio sospeso) a Thorington nel Suffolk. La casa potrà essere affittata dal prossimo 22 ottobre. Già dal nome si intuisce qualcosa su questa casa che per il 50 per cento è sospesa nel vuoto, con ampie porzioni di pavimenti e muri in vetro che la rendono totalmente permeabile alla vista del paesaggio circostante fatto di boschi, stagni e prati. Progettato dagli olandesi MVRDV famosi per la giocosità di quasi tutti i loro progetti, il granaio “sospeso” si ispira alla tradizione dei granai locali e alle case su palafitte di Amsterdam. Situato a tre miglia dall’antico villaggio di Walberswick lungo la Sufffolk Heritage Coast, vista dalla strada la sua sagoma richiama immediatamente l’ immagine di una casa tradizionale con il camino e il tetto a falda. L’edificio lungo 30 metri è sospeso con la sua parte posteriore immergendosi cosi nel paesaggio circostante del quale di può ampiamente godere grazie alle grandi finestre. Nascondendo i lati lunghi dell’edificio con gli alberi e coprendolo con tegole di acciaio riflettente la casa cambia aspetto lungo tutto il corso dell’anno prendendo i differenti colori della stagione. All’interno ci sono una cucina., una sala da pranzo e una serie di stanze da letto doppie ognuna con il suo bagno. Al centro della cucina ci sono una scala nascosta con accesso al giardino sottostante. Tutte le stanze hanno finestre scorrevoli a tutta altezza, lucernai e un pavimento di vetro. I rivestimenti dei muri e dei pavimenti sono decorati con dipinti di Gainsborough e Constable entrambi artisti originari del Suffolk, i cui dipinti sono stati campionati e manipolati dal poliedrico designer olandese Jurgen Bey il quale ha anche disegnato arredi su misura e messo insieme una collezione di pezzi di design olandese contemporaneo per arredare la casa.
La Shingle House porta la firma dello studio scozzese Nord Architecture Northern Office for Research & Design. Non sono ancora celebri ma hanno firmato una serie di progetti molto interessanti nel Regno Unito. La Shingle House verrà completata a settembre e potrà essere affittata a partire dal prossimo 29 ottobre. Situata nell’unica regione deserta della Gran Bretagna la casa si relaziona alla geografia del Dungeness un promontorio lunga la costa del Kent, e alle sue condizioni ambientali. La Shingle House è una casa scura semplice e monumentale. Rifinita all’esterno con le tradizionali assi di catrame della tradizione locale e all’ interno cemento e legno. Si trova vicino alla casa dell’artista Derek Jarman. Per il resto nei dintorni c’è solo una grande spiaggia rifugio di pescatori, due fari, il capolinea di un piccolo treno a vapore e si intravede in lontananza una vecchia centrale nucleare. L'intera spiaggia è parte ora di una riserva naturale. Alan Perton direttore di NORD Architecture ha dichiarato che molte delle idee per la Shingle House sono venute proprio dall’esperienza di questo territorio singolare come se avessero filtrato elementi del paesaggio circostante nel progetto, come ad esempio all’interno il pavimento di legno color porpora che si ispira ai fiori violetti che d’estate ricoprono tutto. La Shingle House combina elementi dei cottage dei pescatori con riferimenti ai vagoni dei treni che passano da quelle parti. Una finestra nel mezzanino della casa offre una fantastica vista sul paesaggio circostante. La casa ha un bagno privato con una vasca di cemento lucido nero e una finestra posizionata ad hoc per consentire dalla vasca di avere una vista mozzafiato sul paesaggio circostante. La casa può sia aprirsi tutta all’esterno sia chiudersi completamente nelle notti invernali poiché dotata di solide imposte. Le tre camere da letto doppie e il salone con un grande camino si trovano al pian terreno. Al primo piano un’altra camera da letto e successivamente, bagno, cucina e sala da pranzo. Cucina e sala da pranzo hanno una parete di vetro che si apre su una corte privata.
The Dune House potrà essere affitatta dal prossimo 21 gennaio. La Dune House è progettatata da Jarmund/Vigsnæs Architects, uno studio norvegese attivo dal 1996 che ha completato una serie di residenze private nei dintorni di Oslo ma soprattutto ha firmato nella capitale norvegese il progetto per il ministero della difesa (2006) e la scuola di architteura (2002). La Dune House è caratterizzata da una geometria del tetto molto complicata una reinterpretazione in chiave contemporanea dei tetti tradizionali delle case marine dei dintorni. È situata al limite sud del villaggio di Thorpeness, lungo la costa del Suffolk L’intenzione era appunto quella di creare qualcosa che si mescolasse al paesaggio circostante ma che fosse nuova. Il tetto a spioventi di questo tipo è particolarmente inglese, dice il direttore dello studio Hakon Vigsnaes. Rivestito di una lega metallica leggera colorata di arancione riflette i colori cangianti del mare e del cielo. Le finestre panoramiche al pian terreno offrono un’ampia vista del mare, pur avendo la sensazione di una casa annidata tra le dune. Le stanze da letto al piano superiore hanno ognuna una piccola biblioteca e una terrazza. I materiali usati al piano terra: cemento, vetro e alluminio ancorano l’edificio al terreno mentre il piano superiore fatto di assi di legno è più simile ad una nave e fa eco ai cottage circostanti.
The long House progettata da Hopkins Architects potrà essere affittata a partire da marzo 2011. Hopkins Architects è uno degli studi da sempre all’avanguardia nel panorama inglese dell’architettura moderna, da quando è stato fondato nel 1976. Hanno costruito molto nel Regno Unito e all’estero. La Long House vuole essere nelle intenzioni dei progettisti sensibile ai materiali locali e alle forme vernacolari pur ispirandois alla migliore tradizione moderna. .Situata ai bordi del villagio di Cockthorpe nel Norfolk questa casa creata da due dei più grandi architetti moderni inglesi Sir Michael and Lady Patty Hopkins, si ispira alla tradizione dei granai e delle chiese del nord Norfolk con i loro muri fatti a mano in pietra. Lo scopo degli architetti era creare una casa che si ispirasse alla tradizione locale in termini di forma e materiali ma dotata di qualità che la rendessero duratura nel tempo e assolutamente contemporanea. La Long House si espande sull’ampio e piatto paesaggio. Dal livello superiore si la vista sulle paludi e le insenature del mare del nord. La casa si distingue per i suoi muri artigianali di pietra. Una grande hall che richiama gli spazi medievali percorre la casa in lunghezza, presentando una copertura con travature in legno rinforzata da cavi in acciaio. Gli architetti si sono identificati molto con lo scopo del progetto di Living Architecture, ovvero quello di permettere al comune pubblico di vivere, mangiare, e dormire in uno spazio moderno progettato con cura e che offrisse una qualità dello spazio diversa da quella a cui normalmente siamo abituati.
The Secular Retreat di cui si prevede il completamento nel prossimo inverno porta la firma del celebre architetto svizzero Peter Zumthor uno dei più grandi al mondo vincitore del Pritzker nel 2009 e autore di numerosi progetti tra cui le terme a Vals in Svizzera, e la cappella Bruder a Colonia. È un maestro dell’artigianato ed un esperto nell’uso dei materiali naturali che conferiscono a i suoi edifici quella qualità e severità che li contraddistingue. The Secular Retreat come si evince dal nome è un ritiro, uno spazio dedicato alla calma e alla riflessione. Nel South Devon tra i villaggi di Salcombe e Hallsands il paesaggio è fatto di colline dolci, valli boscose, fiumi, campi coltivati e piccoli villaggi in pietra. Qui Zumthor è alle prese con il suo primo progetto inglese: uno spazio dove le persone possano andare per staccare dalla vita di tutti i giorni, e prendersi del tempo per lavorare o riflettere. Il progetto fa uso di un cemento con una particolare lavorazione, come se fosse “battuto”, che conferisce all’edificio una massa ed una scala tipici degli edifici ecclesiastici senza tempo. Zumthor dice di essersi immediatamente innamorato del posto di aver colto un’opportunità unica per creare un qualcosa che si fondesse e scaturisse dal paesaggio circostante. Si augura che il suo progetto sembri abbastanza british e che si fonda bene con i dintorni, provocando nei suoi ospiti futuri la sensazione di non voler più andar via.
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