Dopo un lungo cantiere, il Centro Congressi della nuova amministrazione cittadina situato vicino al fiume Qiantang, non lontano dal centro città di Hangzhou, Cina, è stato completato.
Il concetto ed il design della facciata sono stati realizzati da Peter Ruge Architekten (prima Pysall Ruge) in collaborazione con il Prof. Wang Xiaosong della DBH GmbH e, si basano sulla tradizionale coltura del té, nota nella provincia di Zhejiang e quindi, sulla sovrapposizione dei percorsi di coltivazione e delle reti di impianto in un tessuto a più strati, dando un vero senso di plasticità architettonica.
Il complesso, di 22 mila mq a forma di fiore di loto, è composto da sei torri disposte a cerchio, collegate fra loro da un edificio ponte circolare, e al centro una struttura, che assomiglia ad una grossa pietra liscia, per i quattro ingressi principali con giardinetto all’aperto sul tetto.
Foto di Jan Siefke.
Colpi da maestro per il desginer giapponese Oki Sato dello studio di progettazione Nendo, che ha realizzato una mostra personale sponsorizzata dal National Taiwan Craft Research and Development Institute.
Famoso è il suo approccio di lavoro a schizzo che gioca tra semplicità e ironia attraverso illustrazioni 3D di silhouette con altrettanti oggetti filiformi in esposizione, tutti creati per il concetto di rendere il visitatore un personaggio di un fumetto o di un abbozzo.
E’ il signore indiscusso del design minimalista e nel Salone Solo di Taiwan ha creato un ambiente suggestivo diviso in due zone, dove pavimenti e pareti sono di pinti in bianco e nero con disegnati elementi trasparenti; ed alcune pareti sono state volutamente curvate per creare un effetto fish-eye, come quando si guarda attraverso una lente, ed il risultato è davvero sorprendente.
In un universo stellato tra navicelle spaziali, astronauti su motociclette/cariole ed elementi di metallo fluttuanti come una lattina di una bevanda, un radar con orologio a cucù, c’è anche una navicella madre composta da mangiacassette, regolatori di volume stereo e smiley a rappresentare il sito di un hotel di Berlino, il Michelberger.
Situato in una vecchia fabbrica con soffitti e finestre oversize, il Michelberger, progetto del famoso designer internazionale Werner Aisslinger, mira alla nuova generazione di viaggiatori che di fondo vogliono circondarsi di alto design al prezzo di un ostello, rientrando, infatti, nella categoria degli hotel economici per le sue tariffe che partono da 59 € a notte.
119 camere, per la maggiore camere per single, che si distinguono in cinque categorie di ambienti in una gamma di diversi layout: paralumi fatti da libri d’epoca, così come la carta da parati, televisioni che trasmettono un selezionato ciclo di film e clip, mobili in legno fatti a mano e persino un miscuglio di cianfrusaglie trovate nei mercati delle pulci, soprattutto per gli spazi in comune come la spa, la birreria all’aperto, il ristorante ed il bar dotato di un piccolo palco.
In costruzione il Lotte World Tower, progettato da SOM: 30 mila mq di superficie totale situati sul lungomare di Busan in Sud Corea.
Un edificio destinato a diventare la nuova porta per l’Asia orientale di 110 piani di torre ed un centro commerciale con l’aggiunta di un giardino sul tetto da parte di Yamasaki Ku Hong Associates Design Lab, che ha creato una serie di prati e percorsi circolari collegati tra loro da ponti sollevati.
Il nuovo spazio, chiamato ‘Way-Pod‘, amplia l’area originale per consentire ai visitatori di godere della vista spettacolare sul porto della città.
Fabricville è un edificio di 16.000 mq su tre piani ad uso ufficio per tre grandi marchi della moda scandinava Weekday, Monki e Fabric Retail, situato a Göteborg, in Svezia. A renderlo unico ed eccentrico è stato lo studio di design Electric Dreams, guidato dall’architetto Catharina Frankander e dal designer Joel Degermark.
Ospita 150 dipendenti che lavorano in un ambiente divertente, non convenzionale e professionale, ma soprattutto ogni piano è decorato con diversi colori brillanti, che riflettono una distinta personalità nei vari brand, anche se l’insieme, ispirato alla storia architettonica del Paese, incorpora elementi di base tradizionale come nel design d’interni dei cottage svedesi.
I corridoi sono lunghi e stretti ed assomigliano a delle strade di un villaggio svedese, dove sono allineate le “case” utilizzate come laboratori di abbigliamento, uffici o sale riunioni e persino un’area verde come la mensa-caffetteria disegnata sul pavimento.
Nel vibrante quartiere di El Raval di Barcellona, il 3 stelle Hotel Acta Mimic convive tra folclore locale e creatività, offrendo qualcosa di insolito per viaggiatori che vogliono davvero andare in profondità dei luoghi che visitano.
Fascino unico ed inconfondibile degli architetti spagnoli EQUIP Xavier Claramunt nel sviluppare su 5 piani una texture giocosa dai colori vivaci per la facciata, una lobby retrò con cemento a vista ed arredi in stile anni ’70 che a sua volta lasciano il posto alle 92 camere decisamente minimal e funzionali.
Al quanto insolito è il vano doccia sito a ridosso della facciata (tutto vetrato), dando alla camera da letto il massimo di luce naturale possibile. Ovviamente è sufficiente utilizzare le tende della camera per creare un momento d’intimità.
In molte aree d’Europa, quando il verde non può diffondersi in orizzontale, si sviluppa in altezza, ecco che nasce la riqualifica ecosostenibile del quartiere storico ‘Isola di Milano‘, un’area di 40.000 mq, per opera del Boeri Studio, oggi in fase di costruzione.
Un progetto per una nuova BioMilano, di riforestazione urbana, chiamato ‘Bosco Verticale’ e formato da due alte torri residenziali, dove verranno impiantati piante di diverse dimensioni, che creeranno un microclima per assorbire le numerose polveri sottili, il continuo smog e viceversa generare ossigeno, diminuire l’inquinamento acustico e molti altri fattori. Innovative e all’avanguardia le metodologie adottate per assicurare il necessario monitoraggio dell’ecostruttura con una serie di sensori che permetteranno di tenerne sotto controllo ogni cambiamento.
€ 65 milioni per il primo esempio in Italia di edilizia che mira all’ecologia e alla vivibilità urbana a misura d’uomo grazie a spazi collettivi come una piscina, una palestra e la creazione di un grande marciapiede, dove si affacceranno diverse attività commerciali, con una piazza coperta e centrale ai due edifici ed inoltre, 6.300 mq di uffici. Per l’aspetto delle fonti rinnovabili, sulla copertura di ciascuna torre è prevista la realizzazione di pale eoliche e parte dei parapetti delle terrazze, quelli con una migliore esposizione ai raggi solari, ospiteranno pannelli fotovoltaici.
È una domanda sulle labbra di chiunque ha un briciolo di coscienza ecologica: che cosa si può fare dei milioni di sacchetti di plastica, diventati la principale fonte di inquinamento globale?
Ghigos ideas + LOGh, con la partecipazione di un gruppo di studenti del corso di Architettura degli Interni del Politecnico di Milano, ne hanno creato un colorato ed interessante esperimento architettonico ecologico a “resto zero”.
Esposto in occasione di Studi Aperti. Arts festival nel Cuore Verde, nel villaggio di Ameno (NO) nel nord italiano, la Casa Shopping Bag, detta anche Il Mausoleo della Famiglia Sacchetti, è diventata il simbolo del riappropriarsi dei “rifiuti” utilizzandoli per creare ambienti di design d’interni suggestivi ed accoglienti; seguendo il motto di Antoine-Laurent de Lavoisier “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” e quindi, reinventare l’identità di un oggetto conferendogli una nuova veste ed una nuova destinazione d’uso.
Gli artisti milanesi Francesco Rugi e Silvia Quintanilla hanno presentato da poco nel cuore della zona est di Londra al DreamBagsJaguarShoes il loro progetto dal titolo La Selva.
Il duo noto col nome di Carnovsky è conosciuto per l’uso curioso della tecnica RGB: sovrapposizione di tre immagini a colori primari su di una stampa multistrato, dove le immagini originali attraverso un filtro, una luce od un materiale trasparente di colore rosso, verde o blu emergono estraniandosi l’uno dagli altri livelli sovraimpressi.
E’ un gioco di layers messi prima in relazione tra di loro e poi, estrapolati singolarmente. Nel tema della giungla, compaiono foreste esotiche con belve feroci, foglie dalle mille forme e geometrie grafiche ad ispirazione dai racconti di Kipling, dai dipinti di Henri Rousseau e dai film di Werner Herzog.
L’evoluzione al progetto denominato ‘RGB: Black Series‘ e per ora disponibile solo in carta da parati e in edizione limitata, è nelle immagini al negativo, dove oscurità e notte hanno i colori invertiti: il nero è il fondo ed il bianco, attraverso filtri colorati, fa apparire delle figure.
Definita la Cenerentola di questa regione spagnola, Avilés è una rivelazione avvolta in una sorpresa, che oggi sta scommettendo sul suo nuovo centro per le arti di Oscar Niemeyer, puntando ad emergere come nuovo ed avveniristico centro culturale e ottenere così, un “effetto Guggenheim“.
Costato circa 44 milioni di Euro, il Centro Niemeyer è “una piazza aperta verso il mare per tutti gli uomini e le donne del mondo, un luogo per la convivenza, istruzione, cultura e pace “, così come lo descrive il suo giovanile creatore di ben 103 anni!
Il museo fa parte di un piano di riqualificazione urbana l’“Isla de la Innovaciòn” per il recupero di un’area portuale di oltre 570mila mq, minata negli anni Cinquanta dagli stabilimenti siderurgici, che ne hanno fatto la città più inquinata della Spagna. Il masterplan, firmato da Norman Foster, prevede la realizzazione di un polo sportivo, un terminal crociere, parchi verdi, zone per il tempo libero, piste ciclabili e passeggiate pedonali, circondati da una serie di canali artificiali sulle cui rive sorgeranno loft e uffici.
Il Centro accoglie al suo interno diversi edifici che si affacciano su di una grande piazza pubblica in grado di ospitare fino a 10mila persone: un auditorium per 1.000 spettatori; un museo caratterizzato da una cupola in calcestruzzo armato realizzata con una membrana in PVC gonfiabile e pressurrizzata, dotata di una maglia esterna in poliestere bianco, dove sono stati gettati a spruzzo dell’isolante e poi il cemento; una struttura polifunzionale ed una torre panoramica alta 20 m per uso caffetteria-ristoro.