I lavori, a cura di Mecanoo architecten, sono iniziati nel 2006 e sono terminati nel 2010, dando alla luce un edificio complesso che sembra quasi un elemento di congiunzione tra il fiume e la montagna del paesaggio circostante: nasce la “La Llotja”, un ampio centro congressi di circa 37.500 metri quadri, un teatro annesso, mille posti di capienza, ma anche due sale congressi e uno spazio multifunzionale. Sia l’interno che l’esterno sono ispirati alla natura circostante, nel tetto giardino realizzato su un corpo aggettante, nell’uso della pietra e del legno all’interno e nelle decorazioni interne del teatro, che ricorda un frutteto con pareti scure e alberi di luce tagliati nettamente in contrasto, in onore della coltivazione più diffusa nel territorio Catalano. Un edificio apparentemente monolitico ma composto di più parti collegate tra loro, fonoassorbente e molto funzionale che lascia spazio alla panoramica sul vicino fiume Segre e sulla città, attraverso una grande finestra vetrata collocata al secondo piano.
Infinity Bridge si illumina d’immenso. Completato lo scorso anno, il magnifico ponte di Stockon-on Tees in Inghilterra, è già un’icona urbana. Progettato da Expedition Engineering, disegna una sottilissima ed elegante silhouette che attraversa le sponde del fiume Tees. Il gioco di luci che lo caratterizza è invece stato concepito e realizzato da Speirs and Major Associates. Lungo 230 metri, l’opera architettonica è supportata da due archi illuminati il sui riflesso sull’acqua disegna il simbolo matematico dell’infinito. Riflessi di luce intelligente, blu e bianca, seguono il camminamento pedonale, creando un senso di ondeggiamento. In competizione per la gara “Structural Engineering Excellence, Infinity Bridge ha vinto su tutti conquistanto il Supreme Award.
Niente è comparabile ad un pranzetto ad alta quota come quello offerto da Subway agli operai del World Trade Center di New York. Sembra che il problema “tempo”, per la lunga ristorazione degli operai, altrimenti impegnati in tragitti verticali improponibili, sia così risolto. Il più grande franchising – 32.000 ristoranti in 90 paesi – di panini nel mondo, con l’ausilio di una gru porta il suo ristorante/container all’”altezza” degli operai. Il container rimane sospeso su una piattaforma idraulica nel bel mezzo del struttura dell’edificio in costruzione. Come tutti gli altri Subway sparsi in giro per il globo, sforna pane fresco e, per gli operai del WTC, il menù fa anche eccezioni non previste nei Subway terrestri: hot dog, hamburger e pretzel newyorkesi sono serviti ad alta quota. I pranzi offerti non generano profitto per Subway che ci guadagna pubblicizzando il suo brand in modo creativo, soddisfacendo il palato e ottimizzando i tempi.
Attesa per il 2012 la consegna dell’ampliamento della famosa Tate Modern di Londra che consiste in una strana piramide asimmetrica, quasi un “mucchio di scatole” come la definisce uno dei due proggettisti, l’architetto Jacques Herzog che ha firmato il progetto insieme all’architetto Pierre de Meuron. Con i 322 milioni di euro previsti come spesa, la galleria non solo si amplierà con ben 5 mila metri quadrati di spazi espositivi in più, pari al 65% dello spazio attuale, ma si avrà anche un vantaggio urbanistico con la riqualificazione di tutta la zona e con il collegamento del quartiere si Southwark alla riva sud del Tamigi. Questo sviluppa una delle idee centrali del nuovo edificio, ossia il rapporto fluido tra Museo, città e pubblico. L’esigenza dell’ampliamento è stata soprattutto la massicia affluenza di visitatori, di gran lunga superiore alle aspettative e previsioni, e la politica dell’ingresso gratuito che ha portato la Tate ad essere un rferimento non solo per chi segue l’arte ma anche per famiglie e semplici visitatori.
Anche in Italia finalmente si pensa alla sostenibilità in modo concreto. Presentato in occazione del Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale tenutosi a Milano nell’ottobre scorso, H3 Hotel è il primo albergo italiano ad essere stato concepito come interamente sostenibile sin dalla sua progettazione. Si basa infatti sull’utilizzo di tutte le energie rinnovabili, dall’eolico al fotovoltaico, adattate al territorio in cui si decide di installare la struttura. Preferibile infatti parlare di installazione piuttosto che di costruzione visto che si tratta di unità interamente prefabbricate realizzata interamente in officina, della superficie di 19 mq, composte da camera e bagno. Questi moduli, con la struttura di alveare, trasportabili già completi di finiture, andranno implementati dai moduli per spazi comuni, come il ristorante, il lounge bar e la reception, da edificare in opera. I vantaggi sono tantissimi: tempi di costruzione ridotti al minimo, circa 120 camere in 7 mesi stimati, e costi certi, per quanto simili a quelli di un hotel tradizionale. Progettato da studio Blast Architetti con il contributo di di Alessandra Mauri, vanta patners importanti come BTicino, Geberit e Guzzini.
Da mercoledì 10 febbraio 2010 torna in seconda serata su Canale 5 l’irrinunciabile appuntamento con “NONSOLOMODA“. Lo storico programma diretto da Fabrizio Pasquero che ha visto piu volte protagonista Viaggidiarchitettura (tra Porto, Valencia e Matera). Ventisette anni fa nel panorama televisivo italiano non esisteva un programma dedicato al mondo della moda, pioniere fu Nonsolomoda. Oggi, dopo tanti anni, Nonsolomoda riparte con una nuova sfida: proporsi come il primo programma a cadenza mensile. Quest’anno il viaggio nella contemporaneità di Nonsolomoda durerà ben 75 minuti, declinati in grandi sezioni tematiche per soddisfare i gusti dei palati più esigenti: dai motori, alle più importanti mostre d’arte, dai viaggi alle passerelle più esclusive per essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze.
Entri nel salone e accendi le luci, poi esci e spegni, vero? Questa è la logica di Dial4light, ma non per la tua abitazione, bensì per l’illuminazione pubblica. Il progetto, unico nel suo genere, è già attivo nei piccoli paesi tedeschi di Rahden, Lemgo e Dorentrup. Infatti l’illuminazione pubblica in zone meno trafficate delle città viene completamente spenta alle 21:00; se serve al singolo utente per tornare a casa, fare footing o altro, con un veloce procedimento questo è possibile. Dopo essersi registrati sull’apposito sito, l’abitante digita dal suo cellulare il numero che appare sul palo della luce e, voilà, si accende l’illuminazione nel percorso desiderato per 15 minuti. Gli abitanti hanno la possibilità di prenotare il servizio in base all’arrivo a casa la sera o nei momenti in cui sanno anticipatamente che potrebbe servire. I risparmi stimati in termini economici sono del 25% circa del costo dell’illuminazione pubblica e ovviamente anche quelli ambientali sono enormi.
Ma, dott.ssa Prestigiacomo, Lei legge la nostra newsletter, vero?
Per i viaggiatori accaniti, che spesso soffrono anche di cervicale durante i lunghi viaggi in aereo, Herno Flight offre una soluzione comoda, ultraleggera e multiuso: Il cappottino high tech che all’occorrenza si trasforma in cuscino poggia-testa ergonomico. Disponibile in 5 colori (nero, ghiaccio, prugna, blu e grigio) offre una soluzione pratica e intelligente per chi vive con la valigia in mano ed è sempre in imbarazzo per i vari cambiamenti di clima, tra un fuso orario e l’altro. Ultrasottile da portare in valigia, permette di non trascurare lo stile essendo anche antipiega e waterproof. L’azienda italianissima, unisce la tradizione sartoriale con la ricerca di materiali tecnologici, offrendo soluzioni indispensabili per il viaggiatore contemporaneo. Se stai partendo per la tua meta preferita, che sia New York, Berlino o Shanghai, non puoi dimenticare un pezzo così importante del tuo guardaroba da viaggio!
Il progetto di SEED, avviato da subito dopo i disastri prodotti dall’uragano Katrina, dal un gruppo di professori di Architettura della Clemson University, si è rivelato utilissimo e funzionale in occasione della recente tragedia di Haiti. Trasformare centinaia di container in case di di emergenza in occasione dei disastri ambientali a livello mondiale. L’idea nasce dalla già massiccia presenta di container nelle nazioni dei Caraibi, che esportano più di quanto importano, e dai costi accettabili dell’operazione: possono essere convertiti in pochi giorni e costano meno di 5.000 dollari. La dimensione standard è di 30 metri quadrati di superfice, ossia come molti appartamenti di New York, e inoltre hanno un’ottima resistenza alle scosse di assestamento e ad altre sollecitazioni, essendo realizzati in acciaio. Prevedono fori per luce e aria e saranno dotati acqua corrente, servizi igienici e uno spazio per la cucina.
L’artista tedesco Jan Vormann ha lanciato l’idea di evidenziare le cicatrici urbane lasciate a vista utilizzando dei mattoncini di Lego. Dopo Tel Aviv, Amsterdam e Bocchignano, il progetto prende vita a Berlino dove gli orrori della seconda guerra mondiale sono ancora visibili e il contrasto tra il vuoto scuro e il pieno ipercolorata è quasi surreale. L’intento di Vormann è quello di creare nuova vita (anche temporanea e puramente simbolica) nella capitale tedesca, attirando l’attenzione sui danni subiti da alcuni edifici che altrimenti non verrebbero notati da passanti e turisti. Infatti, persone di tutte le età hanno assistito al lavoro mentre Vormann ha riparato crepe e buchi da proiettile nella facciata degli edifici di Kupfergraben/Dorotheenstraße, presso l’Universià di Humboldt, trasformato in istituto educativo durante il regno del terzo Reich.
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