Redazione

Gourmet by Small Luxury Hotels of the World

Presi per la gola per godere di cibi deliziosi e vini superbi. La nuova guida “‘Gourmet by Small Luxury Hotels of the World’ ci prova sul serio e invita a cedere alle tentazioni per soddisfare al meglio il palato e il gusto. Sessantaquattro pagine di bontà in cui le proposte dagli hotel affiliati al network abbondano. Il tutto arricchito da ricette e suggestioni culinarie rivelate dai migliori chef e sommelier del mondo. Si va dal maggiordomo personale che serve il pranzo su uno yacht con equipaggio al pic nic in gondola con degustazioni di piatti dell’enogastronomia veneziana. Tour in elicottero, cenette romantiche su spiagge esotiche, caccia al tartufo, degustazioni di tè sono solo alcune delle esperienze offerte e segnalate sulla guida accompagnate da indicazioni su come andare alla scoperta del vino per esplorare vigne private, oppure cucinare ricette tipiche locali.  I pacchetti del programma Gourmet possono essere prenotati attraverso il sito o chimando il numero verde 00-800-525- 48000.

Per architetti in cerca di ispirazione

Architect Series – Lego

Repliche di architettura in miniatura. Per la gioia di grandi e piccini, la Frank Lloyd Wright Foundation ha annunciato ieri che il Gruppo LEGO ha ora la licenza esclusiva per la produzione di Frank Lloyd Wright Collection ® LEGO Architettura set. Già introdotta sul mercato nel 2008 dal gruppo LEGO e Adam Reed Tucker di Brickstructures Inc., la linea si compone di sei edifici tra cui, oltre alle Sears Tower e al John Hancock Centre, seguiti dall’ Empire State Building e dal Seattle Space Needle si sono aggiunti anche i più famosi e riconoscibili edifici del Solomon R. Guggenheim Museum e il “Fallingwater” di Frank Lloyd Wright. LEGO Architettura vuole cogliere l’attenzione di architetti, progettisti, ingegneri e appassionati per favorire processi d’ispirazione più ambiziosi, e utilizza il mattone Lego come mezzo per divulgare la disciplina. Oltre ad essere un giocattolo adatto a bambini, costruttori e collezionisti di tutte le età che possono così, mattone su mattone, ergere il loro sito d’architettura preferito, le simpatiche repliche in miniatura si prestano ad essere anche un ottimo strumento formativo e di team building. Se si è ispirati all’acquisto è possible comprare il nuovo set qui.

Renzo Piano: inaugurata la Modern Wing dell’Art Institute

Modern Wing – Renzo Piano

Dopo il Metropolitan di New York, apre i battenti il secondo museo più grande d’America. Ci sono voluti dieci anni di lavori per concludere e inaugurare l’ambizioso progetto della Modern Wing dell’Art Institute di Chicago progettata da Renzo Piano. La nuova struttura, composta da due padiglioni ognuno di tre piani, va ad ampliare del 30% la superficie  dell’istituzione museale statunitense, un edificio  neoclassico inaugurato per l’Esposizione Mondiale del 1893. Ispirato a un tempio greco, il progetto è costato 294 milioni di dollari. Aule didattiche, una galleria dove verranno trasmessi video e film, una sala dedicata alle esposizioni speciali e una galleria fotografica verranno ospitate al primo piano, mentre, al secondo verranno esposte opere di arte, architettura e design contemporanee. Al terzo si potrà ammirare l’arte europea moderna. Nella Bluhm Family Terrace, 300 metri quadrati di spazio all’aperto, si allestiranno mostre temporanee. Seguendo i principi della bio-architettura e dell’eco design, il celebre architetto italiano trapiantato a Parigi, ha realizzato l’estensione del museo con materiali come l’acciaio, il vetro e la pietra calcarea indiana. Caratterizzato da una copertura “a tappeto volante”,  la Modern Wing è destinata a diventare il nuovo simbolo di Chicago: una struttura, fatta di foglie di alluminio, dotata di un innovativo sistema automatico di oscuramento che consente, filtrando i raggi del sole,  di controllare l’ingresso della luce naturale all’interno e di ammirare le opere d’arte che sono esposte nelle sale con la condizione ideale di luce ombreggiata. Oltre al tappeto volante, il progetto ha previsto anche la costruzione del Nichols Bridgeway, un ponte pedonale in acciaio lungo quasi 190 metri. Situato a circa 20 metri di altezza e  realizzato sopra i  giardini di Lurie collega il museo con il vicino Millennium Park.

Vino, design e territorio: arriva l’Acino

L’Acino – Ceretto Aziende Vitivinicole S.r.l.

Sospesa sui filari, raggiungibile attraverso un tunnel, passando dal buio alla luce. E’ l’Acino, un nuovo spazio avveniristico per l’accoglienza turistica e la degustazione. Nella tenuta “Monsordo Bernardina” dei Ceretto, alle porte di Alba, il nuovo spazio è stato tenuto a battesimo, nei giorni scorsi, da due ministri: Michela Vittoria Brambilla (Ministro del Turismo)  e Altero Matteoli (Ministro dei trasporti e infrastrutture). Dopo la chiesetta di Sol LeWitt e David Tremlett e il “cubo” alla sommità di Bricco Rocche, sul modello della “piramide” di Parigi, è arrivato anche “L’acino”, una piattaforma tipo bolla che si protende sui vigneti. Il tetto è scopribile come una decappotabile. Concepito come luogo dal design ricercato la nuova  frontiera del vino e dell’architettura, accoglierà  nei suoi 500mq  eventi dedicati alla celebrazione del nettare degli dei: degustazione, vendita, promozione d’incontri, dibattiti, mostre

Yas Hotel: spettacolo ed eleganza

Abu Dhabi Yas Island Marina Grand Prix circuit – hotel – Foto: F1Fanatic.co.uk

Velocità e movimento. E’ questa l’idea che ha ispirato la progettazione dello Yas Hotel, il complesso architettonico, in fase di ultimazione ad Abu Dhabi, realizzato da Hani Rashid e Lise Anne Couture dello studio newyorkese Asymptote. Il nuovo albergo, voluto da Aldar Properties, rientra nell’ambizioso intervento di 35 miliardi di dollari finalizzato alla costruzione del circuito automobilistico Yas Marina che accoglierà il 1° novembre 2009 il Gran Premio di Formula 1 degli Emirati Arabi Uniti. Sulla Yas Island, un’isola a circa 30 minuti dalla città di Abu Dhabi, la forma del circuito è già percepibile ad occhio nudo.
Come un velo che protegge la superficie, l’involucro a griglia copre l’intero complesso, composto da due strutture alberghiere a torre ed un ponte con una struttura  a monoscocca in acciaio che passa al di sopra del circuito di Formula 1. L’effetto visivo di continuità con il mare e il deserto sullo sfondo è favorito dalle luci e dai riflessi del cielo e dell’acqua. Hani Rashid definisce il progetto “una perfetta unione ed armoniosa interazione tra spettacolo ed eleganza”. “L’intervento – aggiunge – è stato ispirato da ciò che potrebbe essere definita come l’arte e la poesia delle corse automobilistiche, insieme allo sviluppo di un’area che celebra Abu Dhabi come forza culturale e tecnologica”.
Insieme al circuito Aldar Properties sta inoltre costruendo un parco tematico sull’automobilismo, il Ferrari world, una marina, aree residenziali ed un parco acquatico. L’ultimazione complessiva dei lavori è attesa per la stagione 2009 del mondiale di Formula 1.

Sport e design: il Pit Green per gli amanti del golf

Il Moma di New York e quello di Tokyo lo hanno aggiunto da tempo tra gli oggetti di design da vendere. E’ il Pit Green, un nuovo pezzo da collezione che unisce la passione per lo sport con il design interattivo. Infatti, il Pit Green, mini giocatore di golf, alto 11 cm, è dotato di un meccanismo a cremagliera che gli consente di giocare a golf. Nella sacca da golf ci sono tutte le mazze ideali per ogni situazione di gioco: il Driver; il Ferro; il Wedge o il Putter, che possono essere facilmente “impugnate” con il semplice meccanismo di chiusura. Il giocatore trasmette le sue azioni direttamente a Pit Green, carica lo swing e tira in modo dinamico – alto, lungo e preciso. Il meccanismo interno in acciaio ed ottone nel cuore del micro giocatore da golf viene azionato con una levetta dentata di poliammide. Il meccanismo interno calibra con precisione ogni tiro, impedendo indesiderati errori di traiettoria.La speciale micro pallina reagisce incondizionatamente a tutte le superfici, come se si trovasse sul manto erboso di un vero campo da golf. Sembra che gli inventori siano riusciti a sintetizzare le proprietá fisiche dell’attrito tra erba e palla, “magicamente” concentrandole all’interno delle micro palline da gioco. Il Pit Green ha ricevuto alcuni riconoscimenti nell’ambito del design, tra cui il Nike Play AwardsInnovations in Sports Gear” nel 2004, il Deutsche Designer Club Bronze Award nel 2005, e nel 2007 è stato selezionato dal Ministero degli Affari Economici tedesco per il “Design Award of the Federal Republic of Germany”. In Italia è stato presentato in occasione dell’ultimo Salone del Mobile di Milano e al BMW Italian Open 2009 di Torino. L’edizione Premium White Chrome è in vendita a 99 euro mentre il set da torneo costa circa 420 euro.

L’Euro Condom per lampade incandescenti

Euro Condom by Ingo Maurer

Seduzione e design. Al salone del mobile di Milano l’estetica si è affidata al desiderio. Tra le provocazioni più piccanti spicca quella di Ingo Maurer. Nel suo stand si è recitato lo slogan “Proteggiti da normative stupide, usa l’Euro Condom!”con cui ha inteso contrastare l’ultima normativa europea EU che mette al bando, entro il 2009, le lampadine ad incandescenza opache perchè meno luminose di quelle trasparenti, a favore di led e lampade fluorescenti meno inquinanti, ma pallide. Il rimedio adottato è semplice, più facile di un gioco da ragazzi: con una guaina in silicone resistente al calore  una lampadina trasparente è stata trasformata in una opaca. Detto fatto. Oltre all’Euro Condom, anche La Perla, con il designer Silvio De Ponte, ha stuzzicato l’immaginazione creando un lampadario rivestito con i pezzi più sexy della griffe. Anche i mobili presentati al salone, curvileni e sensuali, hanno scandito i nuovi tempi del design in linea con la nuova estetica: quella del corpo.

Al via il progetto del “Walkie Talkie” londinese

Controverso, dibattuto, revisionato e infine approvato. E’ il progetto del Walkie Talkie londinese di Rafael Viñoly per la City di Londra, che ha ricevuto il supporto del sindaco. Il grattacielo dalla forma panciuta, al numero di 20 di Fenchurch Street, è stato ridisegnato e adesso appare più curvilineo. Anche l’altezza è stata ridimensionata perchè rischiava di oscurare, nello skyline di Londra, la cattedrale di St. Paul. La torre conta 36 piani per 160 metri d’altezza, in vetro e acciaio.
A ridotto consumo energetico, il walkie talkie vuole, con il suo sky garden, offrire alla città un parco verde posizionato ad altezze superiori ma accessibili. A costruire il nuovo grattacielo nella capitale di sua maestà, la società Land Security che terminerà i lavori nei prossimi cinque anni.

Dolder Grand Hotel firmato Norman Foster

Dolder Grand Hotel. Foto: Studio Foster and Partners.

Ispirate ai Rolling Stones, a Giulietta Masina, ad Herbert von Karajan e ad Alberto Giacometti. Sono le top suite dello storico albergo Dolder Grand Hotel di Zurigo, progettato originariamente da Jacques Gros, e trasformato, ad opera dell’architetto britannico Norman Foster, in un lussuoso resort, con nuovi spazi interni e una facciata completamente rinnovata. Contemporaneità e senso della storia sono unite perfettamente in sintesi nel nuovo progetto dello studio londinese, affiancato da United Designers per l’architettura d’interni. La novità più importante è rappresentata dalla spa, un’area di 4 mila metri quadrati che ospita un’ampia piscina termale alla quale si giunge attraversando un corridoio scavato nel terreno, come un canyon. Le pareti della spa presentano delle aperture che consentono il passaggio dei raggi solari regalando ai visitatori un gioco dinamico di luci e ombre che assicura comunque la privacy necessaria. Il progetto ha previsto una serie di strategie volte al risparmio energetico. Gli spazi sono più che raddoppiati rispetto alla precedente struttura, ma nonostante ciò i consumi risultano dimezzati. Questo grazie alle pompe di calore geotermiche installate nella zona sottostante alla spa e all’involucro a triplo vetro altamente performante che garantisce isolamento e ombreggiamento naturale. I raggi solari, infatti, entrano attraverso le fessure create nelle pareti del corridoio, offrendo una sensazione di privacy all’ospite immerso in un gioco di luce e ombra.  Dolder Grand gode di una posizione ambientale unica, su una collina che domina il lago, la città e i boschi circostanti. Le camere singole, deluxe o suite di varie tipologie e dimensioni caratterizzano l’offerta alberghiera. Nelle quattro top suite l’arredo e il design d’interni è diverso per ognuna. La più grande, la “Maestro Suite”, ispirata al direttore Herbert von Karajan, si sviluppa su due piani per una superficie di 400 mq. Ognuna delle due camere da letto ha un bagno proprio, di cui uno dotato di sauna. Ci sono, inoltre, una sala da pranzo con cucina annessa, una biblioteca e una sala relax, in cui il rivestimento in legno dipinto di colore rosso e nero, è stato restaurato nelle sue forme originarie sulla base della documentazione storica. Divani e chaises longues, un bar e un camino completano l’arredamento della suite. Inoltre il largo balcone sulla torre e la terrazza, godono della migliore vista di tutto l’albergo. “Carezza Suite” è, invece, ispirata ad Alberto Giacometti, artista e scultore svizzero; situata all’ultimo piano della Spa Wing, è caratterizzata da una zona living con arredi scultorei e dalle forme organiche che evocano opere d’arte, due camere e bagni con vasca idromassaggio, doccia a vapore e sauna interna. Tutto enfatizzato da colori neutri e da un’illuminazione scenografica. La “Masina Suite” è ispirata a Giulietta Masina, attrice e moglie di Federico Fellini. Situata all’ultimo piano della Spa Wing, ha una superficie di 170 mq ed è caratterizzata da interni in stile italiano, con un tocco del glamour del mondo del cinema anni ’50. La “Suite 100”, infine, è ispirata ai Rolling Stones (The 100 Club, Londra), con un soggiorno arredato da divani angolari e sedute di colore rosa, tutto stile anni ’70. La terrazza offre viste panoramiche sull’edificio storico dell’hotel e sul lago. L’hotel dispone anche di due ristoranti e un bar aperti alla clientela esterna. Grandi sale da ballo, cinque sale conferenze, tre sale ricevimento offrono innumerevoli occasioni per banchetti ed eventi esclusivi in ambienti unici e suggestivi.

Comfort in cucina, arriva il vassoio ergonomico

Foto: dsgnwrld

Pelare, spezzettare, sbucciare frutta e ortaggi non è mai stato così facile. Soprattutto se, agli utensili da cucina, si aggiunge il Lap Counter, un nuovo e originale supporto creato dal designer ceco, Tomas Kral. Si tratta di un vassoio di plastica adattabile tra le ginocchia grazie alla sua forma ergonomica. E’ studiato per contenere i prodotti, interi e/o sbucciati, e dispone di una comoda superficie per tagliare e spezzettare gli ingredienti della vostra ricetta preferita. Trasportabile, è perfetto per gli amanti della cucina e delle agiatezza. Grazie alla sua particolare forma consente di rimanere seduti mentre si prepara da mangiare e godere del comfort della comodità. Si spera di trovarlo in commercio quanto prima.

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