Ispirate ai Rolling Stones, a Giulietta Masina, ad Herbert von Karajan e ad Alberto Giacometti. Sono le top suite dello storico albergo Dolder Grand Hotel di Zurigo, progettato originariamente da Jacques Gros, e trasformato, ad opera dell’architetto britannico Norman Foster, in un lussuoso resort, con nuovi spazi interni e una facciata completamente rinnovata. Contemporaneità e senso della storia sono unite perfettamente in sintesi nel nuovo progetto dello studio londinese, affiancato da United Designers per l’architettura d’interni. La novità più importante è rappresentata dalla spa, un’area di 4 mila metri quadrati che ospita un’ampia piscina termale alla quale si giunge attraversando un corridoio scavato nel terreno, come un canyon. Le pareti della spa presentano delle aperture che consentono il passaggio dei raggi solari regalando ai visitatori un gioco dinamico di luci e ombre che assicura comunque la privacy necessaria. Il progetto ha previsto una serie di strategie volte al risparmio energetico. Gli spazi sono più che raddoppiati rispetto alla precedente struttura, ma nonostante ciò i consumi risultano dimezzati. Questo grazie alle pompe di calore geotermiche installate nella zona sottostante alla spa e all’involucro a triplo vetro altamente performante che garantisce isolamento e ombreggiamento naturale. I raggi solari, infatti, entrano attraverso le fessure create nelle pareti del corridoio, offrendo una sensazione di privacy all’ospite immerso in un gioco di luce e ombra. Dolder Grand gode di una posizione ambientale unica, su una collina che domina il lago, la città e i boschi circostanti. Le camere singole, deluxe o suite di varie tipologie e dimensioni caratterizzano l’offerta alberghiera. Nelle quattro top suite l’arredo e il design d’interni è diverso per ognuna. La più grande, la “Maestro Suite”, ispirata al direttore Herbert von Karajan, si sviluppa su due piani per una superficie di 400 mq. Ognuna delle due camere da letto ha un bagno proprio, di cui uno dotato di sauna. Ci sono, inoltre, una sala da pranzo con cucina annessa, una biblioteca e una sala relax, in cui il rivestimento in legno dipinto di colore rosso e nero, è stato restaurato nelle sue forme originarie sulla base della documentazione storica. Divani e chaises longues, un bar e un camino completano l’arredamento della suite. Inoltre il largo balcone sulla torre e la terrazza, godono della migliore vista di tutto l’albergo. “Carezza Suite” è, invece, ispirata ad Alberto Giacometti, artista e scultore svizzero; situata all’ultimo piano della Spa Wing, è caratterizzata da una zona living con arredi scultorei e dalle forme organiche che evocano opere d’arte, due camere e bagni con vasca idromassaggio, doccia a vapore e sauna interna. Tutto enfatizzato da colori neutri e da un’illuminazione scenografica. La “Masina Suite” è ispirata a Giulietta Masina, attrice e moglie di Federico Fellini. Situata all’ultimo piano della Spa Wing, ha una superficie di 170 mq ed è caratterizzata da interni in stile italiano, con un tocco del glamour del mondo del cinema anni ’50. La “Suite 100”, infine, è ispirata ai Rolling Stones (The 100 Club, Londra), con un soggiorno arredato da divani angolari e sedute di colore rosa, tutto stile anni ’70. La terrazza offre viste panoramiche sull’edificio storico dell’hotel e sul lago. L’hotel dispone anche di due ristoranti e un bar aperti alla clientela esterna. Grandi sale da ballo, cinque sale conferenze, tre sale ricevimento offrono innumerevoli occasioni per banchetti ed eventi esclusivi in ambienti unici e suggestivi.
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