La città della moda tra passato e futuro

Docks di Parigi

Per il turista medio visitare Parigi e la Rive Gauche significa allungarsi fino al Jardin des Plantes o al massimo arrivare alla Gare d’Austerlitz. I viaggiatori esigenti e alla scoperta di nuove mete,  potranno espandere i propri confini e esplorare il 13° arrondissement parigino che, con la Cité de la Mode et du Design in apertura il 6 gennaio 2010, è entrato prepotentemente nei percorsi dedicati all’architettura. E’ nell’ex quartiere operaio che sorge il complesso edilizio recuperato e costato 62,2 milioni di dollari, progettato dagli architetti  Jakob + MacFarlane, famosi per aver disegnato il ristorante George al Centro Pompidou. Il luogo, già soprannominato “Paris Docks en Seine”, è bello osservarlo navigando lungo il fiume. Il nuovo trend dell’architettura urbana mira a recuperare il patrimonio di archeologia industriale, come capannoni e fabbriche. Cosi, i vecchi“magazzini generali” a est della capitale francese, tra i ponti di Bercy e Charles de Gaulle,  adesso sono diventati un luogo cult. Con quella audace forma scultorea color smeraldo, gli antichi magazzini del 1907, ad opera dell’architetto Georges Morin-Goustinoux, sono stati conservati in virtù della costruzione modulare in cemento armato. Sviluppati su tre piani e rivestiti da una struttura sospesa verde e in acciaio tubolare, denominata plug over che, come un ponte, connette il passato e il futuro.

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