Stanze asimmetriche e a perpendicolo, pavimenti inclinati, corridori stretti e angusti, porte piccole e un eccessivo numero di gradini con avvallamenti improvvisi, sono gli elementi distintivi degli edifici realizzati da Shusaku Arakawa e Madeline Gins. Il duo artistico, con base a Soho, New York, concepisce un nuovo modo di vivere la vita e di sconfiggere la morte attraverso l'architettura reversibile. Case e ambienti così strutturati neutralizzerebbero il declino fisico e batterebbero il decadimento corporeo tipico del processo di invecchiamento. Le loro costruzioni, scioccanti anche nei colori e nelle forme, adatte ad un cartone animato di Walt Disney, appaiono come dimore provviste di tante porte d'accesso, oppure prive di finestre. Insieme dal 1963, il duo ha realizzato tra i progetti più visionari, artistici e innovativi del terzo millennio. Prima di approdare alla teoria della vita reversibile, Arakawa e Gins hanno investigato e studiato la biologia, la neuroscienza, la fisica quantistica. Rifiutando l'estetica architettonica e la funzionalità tradizionale, in giro per il mondo hanno realizzato installazioni per parchi pubblici, loft, hotel, complessi residenziali e abitazioni monofamiliari. Da Parigi a Tokio e passando per Firenze - i Riva Loft di Claudio Nardi--New York e gli Hamptons, il duo artistico-architettonico ha creato strutture che sfidano la proporzionalità e ingannano i sensi dell’osservatore. I giapponesi ammirano moltissimo le loro creazioni, tanto che, nel 1998, gli hanno conferito un premio speciale incaricandoli di realizzare un insediamento urbano dal valore 7 miliardi di dollari nella baia di Tokyo. Il progetto, tutt’ora in via di sviluppo, ha prodotto i Reversibe Destiny Lofts di Mirkawa, un complesso residenziale che è diventato una delle maggiori curiosità architettoniche della metropoli giapponese.
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