L’immagine idealistica del pittore o dell’artista spesso è ancora associata a quella del bohémien, ma i tempi cambiano e (per fortuna) si evolvono in forme nuove sempre più sofisticate e ricercate. L’esempio è dato dallo Studio di un pittore a firma di Felipe Assadi, che ha realizzato questo laboratorio dedicato alla creatività e all’arte accanto all’abitazione privata del pittore, assieme agli architetti colleghi Francisca Pulido e Alejandra Araya.
Immerso e isolato nella suggestiva costa cilena, lo spazio è racchiuso in un involucro rettilineo, che sporge dalla parete rocciosa come un un'estensione di un telaio. In rispetto alla pittura, la luce naturale è studiata per non essere diretta. Gli interni sono puliti e minimali dediti unicamente all’area di lavoro. I materiali predominanti sono il legno chiaro utilizzati per creare complementi d’arredo e il cemento lasciato a vista per un effetto squadrato in contrasto alle linee diagonali della casa principale chiamata Casa Bahia Azul, che si staglia lungo la costa e dispone di una serie di finestre inclinate, le quali accentuano l’angolo off-kilter.
"È un piccolo rifugio dal resto degli edifici" come dichiarano gli architetti; una composizione sapientemente incorniciata e proietta verso l'Oceano Pacifico per ispirare un capolavoro.
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