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Londra | Kirk Originals by Campaign Design Studio

Kirk Originals eyewear è un’azienda, gestita da più di due decenni da Jason e Karen Kirk, che ha aperto il suo primo flagship store a Londra in Conduit Street, nel West End.

66 mq di boutique progettato da Campaign Design Studio dalla tavolozza non colore, cioè in bianco e nero. Il soffitto, le pareti e i pavimenti sono tutti in tonalità di nero e grigio. Soltanto una parete è per gli occhiali esposti su 187 “teste” bianche con dipinti su di ognuna i propri occhi. Sul retro del negozio, una proiezione, sempre in bianco e nero, del logo Kirk Originals mostrato attraverso un ciclo caleidoscopico. Ciò che realmente aiuta a creare l’aspetto di una galleria d’arte all’interno del negozio è la mancanza di arredi e attrezzature aziendali relativi, in quanto le visite oculistiche ed il montaggio avvengono nel seminterrato, lontano appositamente dallo spazio-vetrina principale.

Non ci sono prezzi, brochure, pubblicità o segnaletica, è sufficiente la vetrina simile ad un’installazione grafica a grandi dimensioni di occhi ammiccanti, che parlano un linguaggio chiaro e diretto su ciò che si vende all’interno.

Granada | The MA di Alberto Campo Baeza

Tutta la storia dell’Andalusia al The MACentro Cultural Memoria de Andalucía, sito in Granada, Spagna, per opera dell’architetto Alberto Campo Baeza.

15.000 mq vertono in un cortile centrale ellittico e bianco accecante dalle dimensioni simili a quelle del cortile del Palazzo moresco di Carlo V nel Alhambra, con rampe circolari nel suo nucleo, che creano una tensione spaziale molto interessante e che collegano i tre livelli del museo.

Per entrare nel museo si passa sotto ad un ampio edificio, che ospita una biblioteca ed un ristorante dalla vista panoramica sulla città e sulle cime della Sierra Nevada. I primi due piani sono dedicati alle mostre che spiegano la storia dell’Andalusia a partire dall’ottavo secolo ai giorni nostri con installazioni video interattive (non touchscreen, ma sensibili ai movimenti della mano). Adiacente un gigantesco monolite finestrato della stessa altezza e larghezza dell’edificio principale della Caja Granada, come se si trattasse di una porta alla città od una specie di screen-facade che invia il suo messaggio (visibile dall’autostrada) di una città al passo con i tempi. Infine, una grande piattaforma orizzontale che attraversa la strada ed il fiume Darro e che serve da spazio pubblico.

Guangzhou | Ogilvy & Mather by M Moser

Primo progetto di interior design a partecipare ad uno dei maggiori Cina Design Awards sponsorizzato dalla rivista Fortune China e dalla China Bridge International, è l’ufficio Ogilvy & Mather a Guangzhou progettato da M Moser Associates, per il rilancio d’immagine del brand nel mercato del sud della Cina.

Si tratta dell’espansione ed il trasferimento della sede dell’azienda da un edificio principale CBD ad una nuova fucina delle arti, la Ogilvy & Mather, nuova area di lavoro dove mantenere e attrarre i talenti creativi, stimolati da spazi divertenti e interattivi per produrre idee innovative e offrire grandi risultati.

Il tema “Carnevale delle Idee” è espresso in uno spazio luminoso dalla vista sul fiume Pearl verso lo storico quartiere di Sha Mian, di 886 mq su due livelli con soffitti di 5m da terra e una scala centrale, che crea lo sfondo per un parco a tema dove gli ambienti scorrono liberamente e apertamente tra di loro.

Kempten | Iller Hydroelectric Plant by Becker

Architettura scultorea come un’opera di Moore, è Iller Hydroelectric Plant, la nuova centrale idroelettrica di Kempten in Germania, progettata dallo studio Becker Architekten. Un binomio tra tecnologia e bellezza architettonica riconosciuto dall’Architecture Prize 2011 Concrete, dal pbb German commercial award 2010 e come finalista dal 2010 Liechtenstein International Award per l’edilizia sostenibile dell’arco alpino.

Una struttura sinuosa ed ondeggiante in cemento bianco, simile ad un insieme di pietre erose dalle acque del suo fiume Iller, ha anche una pista pedonale ed una ciclabile in acciaio. L’interno ruvido e colorato dato delle tavole in legno e dalle tubature rosse, v’è collocata la sala delle turbine, che rispetta i più elevati standard di isolamento acustico.

Realizzazione, in sostituzione di un modello del 1950, nell’assoluto rispetto della flora, della fauna e delle necessità energetiche per 3.000 case (circa la metà della popolazione) con un totale di 10,5 milioni di chilowatt di elettricità l’ora.

Foto, in gentile concessione, di Brigida Gonzalez.

Lelystad | Teatro Agora di UNStudio

Il centro di Lelystad, nella provincia di Flevoland, Paesi Bassi, è stata rivitalizzata dal disegno dell’architetto Ben van Berkel di UNStudio, celebre per i suoi progetti come il Ponte Erasmus a Rotterdam ed il Mercedes Benz Museum di Stoccarda.

Il Teatro Agora fa parte del masterplan per il rinnovamento e recupero del centro cittadino; un edificio spettacolare di diverse tonalità, che vanno dall’arancione per l’esterno, al foyer rosa e bianco, e gli interni in rosso e porpora. Il complesso sito su su un’area di 2.925 m2 s’ispira alle forme di un caleidoscopio, mentre i colori al tramonto, al fine di creare una struttura a taglio di diamante con riflessi di luce in continua evoluzione sulle varie superfici e cromie. Due auditorium uno di 753 posti per spettacoli internazionali e l’altro di 207 posti, distanziati per ragioni acustiche, una torre scenica, numerosi camerini, sale polifunzionali, una caffetteria e un ristorante, tutti riuniti in un volume che sporge in varie direzioni. Particolari i foyer degli artisti, collocati sopra all’ingresso, che consentendo agli artisti di guardare, da una grande finestra inclinata, il pubblico che si avvicina al teatro.

La missione è stata quella di creare un luogo tipico del mondo del palcoscenico tra artificio e incanto, che di giorno simile ad una grande scultura incorporata nel verde non dà certezze su ciò che è reale e cosa non lo è.

Foto di Iwan Baan, Christian Richters e Ben van Berkel.

Stoccolma | Hammam di Arklab

Arklab trasforma il guscio vuoto di una palestra costruita nel 1881 e devastata da un incendio nel 2003, in un hammam. Siamo nella capitale svedese, a Stoccolma, e precisamente a Södermalm, quartiere in divenire come centro della cultura islamica.

Oltre alla moschea, l’unica nel centro cittadino, oggi c’è, a meno di 100 m di distanza, un bagno turco. Su 500 m2 di superficie, gli architetti hanno disposto l’hammam al piano terra dove non ci sono finestre, ma sicuramente tanto vapore dato dalle calde pietre, più sale per trattamenti, al secondo piano un ristorante e un caffè open space con vista su Östgötagatan, e al terzo piano un centro yoga.

Un grosso punto interrogativo però, aleggia su questo edificio, che dovrebbe alzarsi di altri due piani in un ‘camouflage design‘, ossia in un rialzo esteticamente nuovo nel panorama architettonico della città in contrasto con l’architettura classica dell’edificio preesistente. Un’iniziativa appoggiata dalla DeLi Bygg & Montage AB, che però ha voluto mantenere intatta la facciata originale, come patrimonio culturale.

Berlino | Medical Science Center by Gnädinger

Il nuovo edificio ed ufficio di rappresentanza nella capitale tedesca per la società di tecnologia medica Otto Bock Italia srl, è il Technology Center Medical Science, situato proprio nel centro di Berlino tra Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo.

Progettato dal team di architetti Gnädinger per avere due funzioni principali: una da struttura aziendale e l’altra da centro di ricerca scientifica, nonché spazio espositivo. Infatti, fino al 16 ottobre è in corso la mostra “Hand_Craft“, che ha per tema il movimento, con installazioni interattive in stazioni multimediali, che illustrano la complessità della funzione motoria umana e come sia sofisticata la tecnologia medica nell’agire come sostituto della natura. La facciata astratta in alluminio e vetro bianco è ispirata alle fibre muscolari umane, e avvolge dinamicamente sei piani di cemento armato, che comprendono circa 1.000 mq di superficie.

E’ un’architettura insolita per la città di Berlino, una sorta di agopuntura indipendente tra i celebri edifici di Richard Rogers, Renzo Piano, Helmut Jahn e Hans Kollhoff.

Immagini © Otto Bock.

Urban Italy, il migliore blog italiano del 2011?

Felici di sapere che il nostro blog Urban Italy è stato inserito nel Short List del prestigioso Premio Web Italia 2011.

On line da sette mesi ed è già nella lista dei top, in gara con i grandi nomi del web italiano; grazie ai suoi argomenti, interamente in lingua inglese, ma di fattura totalmente Made in Italy, in toni antidemocratici e soggettivi con consigli ed idee originali e personali di ciò che è nuovo e di tendenza in Italia.

Miglior tour operator in Italia‘ per Cool hunting e per Vogue.it è ‘Il nuovo blog di arte, eventi e hotel fuori dai circuiti di massa‘.

L’ideatrice, Mikaela Bandini, dice: “Entusiasta di trovare così tante persone che apprezzano il nostro lavoro e le nostre idee, dandomi un’ottima scusa per viaggiare per il Paese e la grande opportunità di conoscere persone provenienti da tutto il mondo, che seguono i nostri consigli di viaggio spesso non convenzionali sul b-side dell’Italia di oggi.”

La cerimonia di premiazione al PWI si terrà a Cava dei Tirreni (SA) il 10 settembre e nel frattempo è da tenere d’occhio i ‘Mi Piace‘ dal sito PWI di Urban Italy!

Montreal | Upperkut by Jean de Lessard

Upperkut, agenzia di comunicazione e marketing, leader nella promozione di contenuti web e social network, che risiede nel seminterrato della Saint-Jean-Baptiste Church nel quartiere di Plateau Mont-Royal di Montreal, in Canada.

Premiato in Canada al Prix Intérieurs – Ferdie e a Londra al Best American Interior Design, è di 380 mq diviso in quattro aree: ufficio del Presidente, area project manager, studio e sala multi-funzione. Originale e senza compromessi al carattere dinamico e divertente dell’agenzia, ma anche senza aver alterato gli spazi originali dei soffitti e le componenti acustiche dell’edificio ospitante.

Il designer Jean de Lessard ha stravolto le “classiche” quattro mura utilizzando principalmente colori accesi e contrasti di materiali naturali e non con interni minimal. Il risultato è un coloratissimo spazio funzionale con un brioso tocco di stravaganza, ideale per una fucina di idee molto cool.

Yorkshire | Hepworth Wakefield Gallery by Chipperfield

Hepworth Wakefield è un recentissimo centro per la scultura contemporanea internazionale nel Yorkshire, una regione a livello di progetto sostenuta dalla Tate insieme al Yorkshire Sculpture Park, Henry Moore Institute di Leeds Art Gallery.

Prende il nome dall’artista inglese Barbara Hepworth ed è un progetto dell’archistar David Chipperfield. 5.000 mq di spazio espositivo, il più grande costruito appositamente per una galleria d’arte in Gran Bretagna e si sviluppa su due spazi con oltre 40 opere di Barbara Hepworth e altri artisti di fama internazionale dello Yorkshire, Henry Moore, accanto a pezzi di altri artisti inglesi tra cui David Bomberg, Harold Gilman, Roger Fry, Duncan Grant, Ben Nicholson, William Scott, Patrick Heron e Lucie Rie.

Un patrimonio permanente pubblico situato nella zona storica del lungomare della città sulle rive del fiume Calder e nato dal restaurato di un mulino, di edifici di un magazzino, che conservano ancora gli intonaci originali (lavorati dalle stesse mani) di B. Hepworth, e lo sviluppo di nuove aree residenziali, uffici, strutture per lo svago più il progetto del paesaggio naturale circostante con un nuovo ponte pedonale. Il tutto per un costo che si aggira intorno ai 40 milioni di euro.

Foto di Iwan Bann.

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