Dopo gli interventi sull’edificio della Morgan Library e del New York Times a New York, Renzo Piano inizia i lavori per il progetto di ampliamento della Isabella Stewart Gardener Museum, in una delle città più tradizionaliste degli Stati Uniti: Boston. L’edificio originale, una villa in stile veneziano, ospita una delle collezioni private più importanti d’America. Voluta da Isabella Stewart Gardner , per ospitare la sua collezione incentrata sul Rinascimento italiano è considerata al pari della collezione Frick di Manhattan o a quella nella villa dei Getty a Malibu. L’ampliamento di Piano, che costerà circa 118 milioni di dollari, comprende una nuova ala di quattro piani rivestiti in pannelli di rame patinato, forme squadrate, una sala d’ascolto della capienza di 300 posti, una nuova galleria di 2.000 metri quadrati per mostre e un nuovo ingresso. Situato dietro il palazzo storico del Museo, nelle intenzioni dell’architetto il nuovo edificio dovrà rispettosamente integrare il sito pre-esistente e favorire un’esperienza visivamente ricca ai visitatori in arrivo nel quartiere bostoniano.

Rappresenta “il dinamismo di una città che esce dalla recessione, l’incarnazione della fertilizzazione incrociata delle culture e degli stili che rendono Londra la capitale mondiale delle arti e della cultura. ” questo ha dichiarato Boris Johnson, primo cittadino di Londra, ai primi commenti subito dopo la presentazione della torre simbolo delle Olimpiadi di Londra 2012. Si tratta di un obbiettivo non poco ambizioso che ricadrà come costo quasi interamente sul Signor Lakshmi Mittal, l’uomo più ricco del Regno Unito, nonchè titolare dell’azienda leader mondiale nel settore dell’acciaio, che esborserà un assegno di ben 19 milioni di sterline. La restante parte sarà versata dalla London Development Agency. Ha già diversi soprannomi, l’opera dello scultore di origine indiana Anish Kapoor, il più originale dei quali è “la più grande erezione di Londra”. Il vero nome della torre, che sarà un pò più alta del Big Ban e della Statua della Libertà, invece è “ArcelorMittal Orbit”

Dieci anni di capolavori per i quarti giapponesi a vincere il premio Pritzker 2010 per l’architettura, vale a dire il Nobel del settore, che vanta maestri internazionali tra i vincitori delle precedenti edizioni come: Aldo Rossi e Renzo Piano, gli statunitensi Frank Gehry e Philip Johnson, il francese Jean Nouvel, il brasiliano Oscar Niemeyer, britannico Norman Foster, l’olandese Rem Koolhaas, il messicano Luis Barragan e lo spagnolo Rafael Moneo. E’ lo studio Sanaa di Tokyo con i due soci,  la giapponese 53enne Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, 44 anni che il prossimo 17 maggio riceveranno a New York il prestigioso premio, corredato anche da un assegno da 100.000 dollari L’annuncio e’ stato dato dalla Hyatt Foundation, creata dal mecenate Jay Pritzker, che dal 1979 premia i migliori architetti di fama mondiale. Tra le motivazioni che hanno portato la giuria a questa aggiudicazione si legge: “Hanno esplorato come pochi altri la proprietà fenomenica dello spazio continuo, la leggerezza, la trasparenza e la materialità creando una sintesi sottile“ inoltre “l’architettura di Sejima e Nishizawa, sorge in diretto contrasto con il pomposo e retorico. Essi cercano le qualità essenziali di un’architettura che comporta una schiettezza molto apprezzata, l’economia dei mezzi e la moderazione nel loro lavoro “.

Porterà il prestigioso nome degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron la nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano. Il progetto sviluppato da Feltrinelli e dal Comune di Milano, dovrebbe essere consegnato nel 2013, ed è ambientato presso la storica Porta Volta, nella zona nord della città, legata allo sviluppo delle mura difensive di Milano intorno al XV sec. La zona rappresenta un pò un anello di congiunzione tra la milano antica e moderna,  oltre ad essere un ambiente ideale per le diverse attività della Fondazione e per il Comune stesso che insedierà qui un suo polo amministrativo. Il nuovo complesso sarà strutturato con due nuovi edifici gemelli che circondano la porta, ma anche molti altri spazi tra cui gli archivi, negozi e uffici, la Biblioteca della Feltrinelli ed un’ampia area verde che di sicuro avrà un impatto molto positivo sulla città. L’area interessata alla riqualificazione è di circa 17mila metri quadrati e sarà un vero e proprio vanto per la città che intende metterea disposizione di tutti l’immenso patrimonio culturale della famiglia Feltrinelli.