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Sfizi per piccoli grandi designer

Cosa non si fa per i figli. I figli sono un pezzo di cuore ma bisogna abituarli soprattutto ad avere occhio. Allora è necessario educare,  (in alcuni casi indottrinare) i propri figli, ad apprezzare le virtù degli oggetti più avveniristici, costruiti con le tecniche più innovative ed ecologiche, realizzati  per soddisfare sia l’occhio dei genitori che la voglia di gioco dei più piccoli. Ma il buon  gusto è una cosa seria e così, ci prodighiamo in acquisti di design nella speranza di vedere crescere i nuovi fratelli Bouroullec.

di Mikaela Bandini

Io sono una che si entusiasma per tutto ciò che è innovazione e design e devo dire che, a causa di questa passione/fissazione, negli ultimi sette anni, ho speso un importo pari al Pil di un piccolo paese africano nell’acquisto di oggetti per bambini. Di design si intende. I miei cuccioli sono stati svezzati con la Domoor Cup di Richard Hutten, hanno mangiato con le posatine di Aalto, si sono seduti sulle sedioline di Panton e hanno dormito nelle lenzuoline di Marimekko. Mi sono accorta, assecondando questa passione, che c’è un mercato enorme in cui abboccano tutti quelli come me che non vedono l’ora di arrivare nei Museum shop per lasciarci interi stipendi. Tra le letture consigliate per bambini, spiccano le ambite collezioni delle storie di Iggy Peck Architect, di Urban babies wear black e di Art Book for Kids.

Non trascurabile la bellezza e la versatilità dei giochi svedesi targati Playsam distribuiti in Italia da Phorma, e le fantastiche sacche Fatboy. Così come le case di carta, “The House of Cards” di Charles and Ray Eames, un prodotto amatissimo dai piccini e apprezzato anche dai grandi.
Tra i luoghi più interessanti per l’acquisto di pezzi di design per bambini che io stessa ho quasi svaligiato, segnalo lo spaccio di Driade a Fossadello di Caorso (PC), dove tappeti, mobili e oggetti vari sono venduti a prezzi super interessanti. Comunque, in questo campo gli olandesi sono maestri. Sul portale kids modern è possibile trovare migliaia di oggetti di design per i piccoli, divisi per età, tipologia o designer. Assecondate anche voi la vostra passione. Buona navigazione.

Bailissimo Traveling Bar di Londra

Bailissimo, Londra

Multisensoriale e “multiesperienziale”.  Studiato per contagiare i propri simili nel luogo che celebra il piacere di bere. E’ il Bailissimo Traveling Bar di Londra, luogo di promozione del Baileys Irish Cream realizzato da Jump Studios. Degustare long drink o short drink, rigorosamente mixati con Baileys, al Traveling Bar di Londra significa avere il massimo dall’esperienza del bere. Composto da tre strutture di forma circolare in acciaio rivestite da una copertura in PVC color crema, il Bailissimo assume e ricorda la forma di una goccia. All’interno sono allestiti: un lounge bar, un privèe e uno spazio/palco per le esibizioni live. Per creare un ambiente dinamico e uno spazio in continua evoluzione, nel pavimento e nelle pareti sono proiettati elementi fluidi che rimandano all’immagine della crema di latte. L’ambientazione “fluida”, in cui gli spazi si fondono, avvolgente e rilassante, invita a lasciarsi tentare dai nuovi modi di gustare Baileys in compagnia.

Gloria sommersa: il museo di Alessandria d’Egitto

Foto di Jacques Rougerie Architect

Un tesoro di inestimabile valore potrebbe rivedere la luce, o meglio l’acqua, subito dopo la conferma, da parte del Governo Egiziano, della costruzione del primo grande museo subacqueo del mediterraneo. L’antica Alessandria, culla della civiltà umana, ha visto iniziare gli scavi nella baia intorno all’anno 1994, ma, di fatti, è dal 1911 che migliaia di meraviglie archelogiche arrivano a galla. Tra queste, ventisei sfingi,  il Pharaohs, l’antico faro di Alessandria, anticamente annoverato tra le sette meraviglie del mondo, nonche’ il Polonike Palace, il palazzo di Cleopatra e vi si potrebbe rinvenire anche la tomba di Alessandro Magno. Il nuovo e ambizioso progetto prevede la costruzione di un grande tunnel di fibra di vetro che consentirebbe la vista dei monumenti archeologici sommersi. La costruzione del sito è stata progettata dal veterano designer di costruzioni sommerse, il francese Jacques Rougerie ed è stata approvata dall’Unesco. I lavori, secondo cronogramma, dovrebbero cominciare nell’anno 2010 per terminare dopo circa 2 anni e mezzo. Il costo si aggira intorno ai 120 milioni di dollari. Un primo assaggio delle meraviglie riportate alla luce si può gustare a Torino, alla Reggia della Venaria Reale con la mostra ”Egitto. Tesori sommersi” ospitata dal 7 febbraio al 31 maggio 2009 in uno scenografico allestimento. Esposti circa cinquecento reperti archeologici provenienti, oltre che da Alessandria, anche da Heracleion e Canopo, antichissime città della zona del Delta del Nilo che nei primi secoli dell’era cristiana sprofondarono sei metri sotto il livello del Mediterraneo.

La madre delle Playlist per tutti gli archinauti

Non importa se fai parte della generazione dell’Ipod o se sei un purista e ascolti solo dischi in vinile. Se sei un creativo, non saprai stare nemmeno mezzo secondo senza un suono di sottofondo. Ci sono dei brani, di cui, evidentemente, non possiamo fare a meno, specialmente quando abbiamo bisogno di concentrarci per disegnare e creare. La musica ci accompagna nelle notti di studio prima dell’esame di storia dell’urbanistica o per la consegna del progetto in gara per il concorso dell’indomani. La musica ispira di più.

di Mikaela Bandini

A questo proposito, mi va di citare il celebre architetto svizzero, Peter Zumthor, che crea un continuo parallelo tra la musica e l’architettura: “per me il disegno è lo spartito di uno spazio, ogni tratto è come la nota di una partitura e suona con lo spazio”.

Chi a letto il mitico romanzo Alta Fedeltà di Nick Hornby, sa che c’è una Top Five per ogni occasione. I miei Top Five non possono non essere legati ai Viaggi di Architettura e sono, per deformazione culturale, tutti in inglese. Ogni viaggio che ho accompagnato ha una sua colonna sonora, sono brani che mi ricordano luoghi simpatici e atmosfere indimenticabili in compagnia di amici, vecchi e nuovi. Il mio intento è di creare una playlist condivisa per amanti dell’ architettura. Puoi trovare sul nostro canale YouTube i Top Five nella “<//a>.”

Intanto ecco miei brani ricordo preferiti:

1. Le indimenticabili note del grande Chet che hanno accompagnato la nostra seratina al Quasimodo di Berlino, quando ancora si fumava nei locali pubblici e dove, il Laphroaig, non mancava mai. Eravamo insieme al gruppo di archituristi pugliesi, durante il primo viaggio di architettura, nel lontano ’97.

2. La musica di sottofondo di Lisa Ekdahl nel bar dello Sheraton Porto, insieme agli amici di Piacenza, dopo la semifinale dei mondiali… siamo usciti dal bar dell’albergo alle 3 di notte perchè ci hanno mandato via…Madre di tutte le Playlist per Archinauti

3. Le armonie di Leslie Feist nello studio del grafico e oramai fidato partner, Celestino Sanna, mentre progettavamo il nuovo portale di VdA e dove il cioccolato fondente all’82% della Molina addolciva il nostro lavoro.

4. Memorabile quel suono, un po’ anni 80 barhopping, tra i locali del Barrio Alto di Lisbona, insieme al mitico Stefano Ferracini.

5. E per finire, quel tributo a John Coltrane, eseguito al centro culturale Neumünster da un complesso jazz strepitoso, che ha allietato la nostra  vacanza studio di architettura acustica, a Lussemburgo, insieme agli amici architetti di Monza.

E adesso, dopo un po’ di sana cultura musicale mista a ricordi di viaggi  e progetti di architettura, aggiungi anche tu qui-sotto il tuo brano preferito (e magari anche la tua motivazione) nella madre di tutte le playlist per archinauti. Buon ascolto con Vda.

Copperhill Mountani Lodge: nuovo design hotel in Svezia

Copperhill Mountain Lodge

I negozi Apple di Londra, Tokyo e New York portano la sua firma, così come la mega villa di Bill Gates: sono tutti griffati Peter Bohlin, conosciuto al mondo per il suo inconfondibile stile legato al rispetto dell’ambiente. Il progettista della sostenibilità ha portato a termine il Copperhill Mountani Lodge, un nuovo hotel di design inaugurato lo scorso novembre. In una posizione meravigliosa, sulla cima del monte Forberget, a due passi da Åre, uno dei comprensori sciistici più conosciuti della Svezia, il nuovo albergo a 5 stelle è stato costruito in legno e pietra, con inserti in vetro e metallo. Mozzafiato la vista dalle grandi vetrate panoramiche affacciate direttamente sui monti circostanti. Le camere in tutto sono 112, comprese le suite. L’hotel offre due ristoranti, due bar, un centro benessere. La tariffa di mezza pensione, per il periodo invernale, è di 129,00 euro a notte. Per raggiungere Åre si può volare su Stoccolma e poi proseguire in auto per un’oretta; oppure, una volta arrivati a Stoccolma, si può guidare o andare in treno ma si impiegano circa 7 ore di viaggio.

La sedia gonfiabile

Pack Chair by François Azambourg

Aggiungi un posto a tavola. In un batterbaleno eccola uscire da un pacchetto e trasformarsi in sedia, rigida, in tessuto, pronta ad accogliere gli ospiti affamati alla tua tavola. Il designer François Azambourg, stanco di cercare sedie in prestito dai vicini, ha pensato ad una soluzione efficace. Ha creato la Pack Chair, una serie di sedie di tessuto, con cinque prototipi in fase di sviluppo, che si conservano in una piccola borsa, ripiegate come se fossero dei sacchi a pelo. Però le sedie non si gonfiano con l’aria, ma con un liquido a base di poliuretano. Rimane il dubbio: sarà sgonfiabile la sedia? Tornerà a ricompattarsi per essere riutilizzata in occasioni di bisogno? E se così fosse, dove andrebbe a finire il liquido? Per ora non è dato sapere. Certo, i costi di produzione delle Pack Chair sono bassissimi in confronto alle sedie normali. Per ora, si tratta solo di prototipi esposti alla mostra: Design in Mutation al Design Centre dell’ UQAM a Montreal, in Canada, fino al prossimo primo marzo.

Dormire al Guggenheim Museum

Revolving Hotel Room

Un museo trasformato in Hotel Part Time. E’ il famigerato Guggenheim Museum di New York, capolavoro dell’architettura contemporanea con sede nella Quinta Strada progettato da Frank Lloyd Wright.  Per battere cassa e far quadrare i bilanci, il museo newyorkese propone la formula B&B offrendo un’esperienza più unica che rara: trascorrere la notte all’interno della Revolving Hotel Room, una nuova installazione d’arte contemporanea caratterizzata da una camera da letto girevole, creata dall’artista belga Carsten Höller. Ma c’è di più: una volta indossato il pigiama è possibile girovagare nelle sale del museo per ammirare le leggendarie collezioni d’opere d’arte. Il tutto in completa solitudine, senza la folla dei turisti. Il costo della notte sulla piattaforma girevole della Revolving room si aggira intorno ai 300 dollari durante la settimana, e 800 nei festivi. La quota comprende: bagno doccia, pantofole e una vestaglia per gli ospiti più riguardosi che desiderano coprirsi di fronte alle guardie, piantonate ad ogni rampa della struttura. Il mattino dopo, un buon caffè e un croissant risvegliano anche gli ospiti più pigri per il check out previsto alle 8.30, in tempo per fare le pulizie e consentire l’ingresso alle orde di turisti. A qualche isolato di distanza, dall’altra parte di Central Park, anche il Museo di Storia Naturale immortalato dal film «Una notte al museo» con Ben Stiller offre per il terzo anno consecutivo i suoi sleepover ai bimbi dagli 8 ai 12 anni. Una vera manna che ha consentito al museo di chiudere il bilancio in verde.

Inaugurato il nuovo Porsche Museum

Stoccarda, città dell’automobile, aggiunge un nuovo gioiello al suo portfolio: il nuovo, spettacolare Porsche Museum, recentemente inaugurato e dal 31 gennaio aperto al pubblico. Nato per celebrare il sessantesimo anniversario della casa automobilistica, il museo è stato progettato dall’architetto viennese Delugan Meissl. Su una superficie di 5.600 metri quadri si ripercorre la storia della blasonata azienda, ed è possibile ammirare 80 modelli da collezione. L’intero complesso – un progetto da 100 milioni di euro – propone anche un’officina, che può essere visitata dagli ospiti, ed un elegante ristorante, il Christophorus. ll museo è stato anche pensato come uno spazio espositivo dinamico e interattivo. Le vetture saranno utilizzate anche su strada e saranno di volta in volta sostituite con nuovi, eleganti bolidi. Ingresso: 8€ per adulti e gratuito per ragazzi fino a 14 anni accompagnati da un genitore.

Dinner in the sky: cenare sospesi nel cielo di Las Vegas

Allacciare le cinture di sicurezza, si mangia! A partire dal 14 febbraio 2009 una nuova emozionante attrazione aprirà a Las Vegas, tra il Palms Casino Resort e il Rio All Suite Hotel Casino. Si tratta di Dinner in the Sky: un tavolo, 22 sedie, prelibatezze culinarie e una spettacolare vista sulla Capitale Mondiale dell’Intrattenimento da un’altezza di 55 metri. Il tutto sospesi nel vuoto.
Lo Sky Box ospiterà fino a 22 persone che potranno cenare godendo di una vista mozzafiato comodamente sedute su sedili in pelle che possono essere rotati fino a 180°, provvisti di cintura di sicurezza e assicurati al tavolo. Fino a cinque camerieri saranno a disposizione nella piattaforma centrale, anche per immortalare con una foto questo indimenticabile momento. Sulla struttura volante sarà possibile anche organizzare eventi: matrimoni, celebrazioni varie. Il prezzo di una cena Dinner in the Sky è di circa 190 Euro.

Glue Cinderella: la ballerina firmata Kartell e Normaluisa

Dedicate alle moderne Cenerentole che invece del cristallo preferiscono la versatilità della plastica e la dimensione ultrapiatta, le Glue Cinderella, sono scarpe ballerine tutte colorate, molto fashion e interamente realizzate in plastica. Prodotte da Normaluisa, in collaborazione con Kartell, sono state realizzate con una tecnica di stampaggio a iniezione attraverso cui sono state create scarpe bicolore con texture opache o trasparenti sui modelli. Presentate alla settimana della Moda milanese, inaugurano forse un nuovo trend in cui è la plastica la protagonista assoluta. A fare scalpore è il fatto che sia proprio Kartell il partner tecnologico della maison di moda, che ha fatto della plastica il suo materiale d’elezione. Si spera solo che non facciano sudare. Al massimo, le Cenerentole esigenti le potranno usare sulle spiagge ciottolose per proteggere i piedini principeschi dalle fastidiose pietroline.

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