Ultramodernità sarà la parola d’ordine dei nostri arredamenti.
Carlo Colombo ha ideato Sintesi: il nuovo sistema modulare e polifunzionale per la zona giorno. Piani orizzontali, pannelli a parete, contenitori a terra e sospesi, pensili, accessori per l’integrazione con schermi al plasma e librerie pensili sketch: un assemblamento di elementi. La struttura è disponibile in diverse varianti: due finiture per le essenze e due per la parte in alluminio. In più, 19 tipi di vetro e 25 colori per i laccati.
Ammonite è il progetto presentato dall’azienda tedesca HighTech Design Products.
Si tratta di un lavabo che prende la forma e il nome proprio da un mollusco marino invertebrato scomparso dalla Terra circa 65 milioni di anni fa. La singolare forma a chiocciola permette all’acqua di scorrere lungo tutto il percorso fino a raggiungere la piletta di scarico. Un effetto visivo suggestivo dovuto alla bellezza e alla precisione geometrica dell’Ammonite che prende proprio il nome dal dio egizio Ammone che si distingueva per la particolare forma priva di imperfezioni delle sue corna. Il lavandino viene proposto in una vasta gamma di colori ed è realizzato con un tipo di cemento brevettato; è disponibile sia nella versione da incasso che sospesa nella misura 90x30x50.
Roche-Bobois ha previsto, invece, il lancio di Fossile che sarà presente nella prossima collezione autunno/inverno. Inserita nella linea Les Voyages Outdoor, Fossile è una libreria componibile progettata dai giovani designer Mostapha El Oulhani, Jérôme Garzon e Fred Sionis.
Presentata a Milano come prototipo durante l’ultimo Salone Internazionale del Mobile, questo complemento d’arredo si contraddistingue per l’originalità della struttura e dai materiali. Ogni modulo si presenta come un alveolo ovoidale che è possibile impilare a proprio piacimento poiché si incastrano tramite la particolare forma dentellata della superficie esterna e si bloccano solo grazie al loro peso.
Fossile è un progetto speciale per l’uso della terracotta estrusa riciclabile, che è possibile richiedere sia nella finitura naturale che in marrone scuro, prodotta da una fornace eco-friendly in quanto è alimentata da energia rinnovabile. Una volta che gli scaffali si deteriorano la polvere di terracotta può essere utilizzata un’altra volta per creare nuovi oggetti.
I motori si affiancano alla Natura quale fonte di ispirazione per la più “costruttiva” di tutte le discipline artistiche: l’architettura.
I fiocchi di neve nel loro ordine geometrico e le geometrie aerodinamiche della Formula1 hanno generato la Michael Schumacher World Champion Tower (MSWCT).
Presentata il 7 ottobre al Cityscape di Dubai su disegno degli architetti Chris Bosse e Tobias Wallisser, noti per il loro approccio di avanguardia al design. I progettisti della torre, tra i fondatori con Alessandro Rieck del Laboratory for Visionary Architecture Asia Pacific (LAVA) un network di architettura con diffusione mondiale, rappresentano una nuova generazione di architetti ed hanno già partecipato come associati alla realizzazione del Water Cube di Pechino e del museo Mercedes Benz in Germania.
La torre a 59 piani, definita la prossima tappa della “branded architecture”, è la prima delle sette che saranno costruite in tutto il mondo ed è stata costruita in collaborazione con l’ex campione leggenda della Formula 1 Michael Schumacher. Le torri infatti rappresenteranno ciascuno dei suoi sette titoli vinti vinti nel corso della sua carriera nei Campionati Mondiali di Formula Uno.
Il progetto della torre, sviluppato da Marasi e Joachim Swensson della PNYG Company e risultato del compendio di tecnologia e tenacia che ha portato il pilota al conseguimento dei suoi risultati sportivi, sarà un punto di riferimento per ogni futura ispirazione architettonica e segna un punto di partenza dal pensiero dell’architettura tradizionale.
La torre sorgerà nel Central Business District di Reem Island, Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. Emergerà dal mare perfettamente integrata con l’acqua e comprenderà un porto turistico di lusso. È il primo di molti futuri progetti per Marasi e diventerà uno dei più ambiti indirizzi inserito in uno spettacolare scenario a coniugare il concetto di molo con quello del lusso.
Il principio organizzativo della minima superficie ha garantito l’ottimizzazione del rapporto facciata – superficie dove ogni appartamento ha libera vista sul mare.
Ricordate quando erano state promesse tutte quelle sconvolgenti innovazioni tecnologiche? Immaginavamo di trovare dietro l’angolo una scintillante utopia tecnologica con macchine volanti, viaggi nello spazio verso lontane galassie, e telefoni cellulari bio-impiantabili. Ora è decisamente sconfortante stare seduti a casa a guardare vecchi episodi di “Spazio 1999”. Ma non perdete la speranza! Una straordinaria prova del futuro promesso è appena arrivata al ThinkGeek con le sembianze di una tastiera virtuale laser Bluetooth. Un piccolo dispositivo laser proietta una tastiera su qualsiasi superficie piana…potrete scrivere accompagnati dal rumore simulato di una tastiera. È davvero quanto di meglio possa offrire la vera magia del futuro. Tutti resteranno stupiti quando tirerete fuori dalla tasca questo giocattolino utilizzandolo per una e-mail da comporre sul vostro palmare o cellulare bluetooth. Con 63 tasti e le dimensioni full size di una QWERTY la tastiera laser virtuale è in grado di sostenere la velocità di scrittura di una tastiera standard ….dalle dimensioni un po’ più ampie.
Comprare casa è diventato oramai un privilegio di pochi. Un soluzione potrebbe essere in arrivo…la casa low cost: 100 metri quadrati a soli 100 mila euro, bella esteticamente, ecologica e a basso costo sia per i costi di produzione che di manutenzione. Il progetto, esposto all’11° Mostra internazionale di Architettura di Venezia dal 14 al 23 Novembre, è di Mario Cucinella, con il contributo tecnico di Italcementi Group.
Ripensare la casa e la città, andando incontro alle esigenze pratiche degli italiani. Questo il tema dell’evento della Biennale L’italia cerca casa- Housing Italia allestito da Francesco Garofalo nel Padiglione italiano. L’architettura deve riprendere la sua funzione etica, strumento a servizio della società e del contesto ambientale. Materiali ecocompatibili a costi limitati: i ricercatori di Italcementi stanno sviluppando un calcestruzzo con le stesse caratteristiche di durabilità e resistenza di quello tradizionale, ma con coefficienti di conducibilità termica molto bassi, grazie alla presenza di aggregati inorganici di riciclo che vengono valorizzati in materiali ad alte prestazioni. L’abitazione eco sostenibile e moderna, che lascia spazio alle differenti identità e modi di vivere, grazie a una prefabbricazione non standardizzata, attrezzature mobili, come pareti scorrevoli e curvabili e sistemi di chiusura a monoblocchi. La casa è in grado di produrre energia e risparmiare sui consumi con l’utilizzo di materiali isolanti e pannelli fotovoltaici. Un progetto che a breve si attuerà nel Settimo Torinese: trenta alloggi eco-sostenibili sono previsti in un’area industriale dismessa interessata da un progetto di recupero urbano.
L’ apertura della nuova sede della California Academy of Sciences è prevista per il 27 settembre 2008. Progettista Renzo Piano, la sede si trova all’interno del Golden Gate Park a San Francisco. Il museo, realizzato con i criteri della bioarchitettura, ospiterà al suo interno un museo di storia naturale, un planetario e un acquario. E’ dotato di un tetto verde di mezzo ettaro con colline e milioni di piccole piante; rappresenta la prima esposizione del museo ed è ben amalgamato con la natura circostante; lo stesso tetto serve anche a climatizzare in maniera naturale gli ambienti del museo grazie ad un sistema basato su sensori che misurano il clima all’esterno comunicando i dati ad un computer che apre e chiude le gigantesche finestre sul tetto. Il tetto grazie al sistema fotovoltaico composto da 60 mila celle integrate sul bordo del vetro contribuisce al risparmio energetico oltre ad essere dotato di un sistema che raccoglie le acque piovane. Una dimostrazione mondiale di ecosostenibilità.
La società slovena Gorenje ha presentato all’IFA 2008 di Berlino, il primo frigorifero comprensivo di dock per iPod e iPhone. Elegantissimo nel suo design, alto, sottile e di colore nero transulicido, si adatta all’elegante smartphone di casa Apple da cui ha avuto piena approvazione. Nella parte frontale una sporgenza integra la porta dock per iPod touch e iPhone e un piccolo altoparlante: riproduce le playlist memorizzate e carica la batteria del tascabile, il software iGorenj permette inoltre di controllare il funzionamento del frigorifero via rete.
Secondo il produttore, comunque, questo sarà solo il primo di una serie di elettrodomestici che sono già in cantiere con tecnologia iPod friendly, tra cui lavatrici e forni, così da poter impostarne via rete la temperatura per preriscaldarlo in previsione del ritorno a casa. Per il momento non sono state fornite informazioni sul prezzo o sulla disponibilità.
Rientra nel progetto high-tech hotel e potrebbe essere la soluzione alberghiera del futuro, basato sia su criteri di risparmio economico sia su innovazioni tecnologiche. Il Citizen M Hotel, ad Amsterdam, è il primo di una nuova catena alberghiera. L’albergo che sarà composto da 230 stanze da un design contemporaneo permette al cliente di scegliere la camera su catalogo.
Lo studio di graphic design Jekyll & Hyde di Marco Molteni e Margherita Monguzzi presenta See nothing Volume2, una raccolta di sperimentazioni grafiche, fotografie e illustrazioni sul tema della non visibilità, del non vedere, dell’invisibile. Questo volume, che esce sei anni dopo il precedente, raccoglie i contributi di fotografi, designers, illustratori e perfetti professionisti di rilievo nazionale ed internazionale, come Carlos Segura, Tomato, Ereim Raimondi, Leonardo Sonnoli che hanno provato a far vedere il non visibile, elemento fondamentale di ogni progetto grafico. Il ribaltamento di figura e sfondo, la disattesa di cliché visivi, la confusione di significato e significante; il tutto realizzato con inquadrature spiazzanti e l’uso di vernici UV nella stampa.
See nothing è tirato in 500 esemplari numerati e non ha numeri di pagina: la successione dei progetti è data solo dal peso in byte di ciascuno. Gli autori con le loro creazioni interpretano il lato non percepibile del linguaggio visivo: l’inversione di figura e sfondo, la trasformazione reciproca di significato e significante, l’annullarsi e il moltiplicarsi delle tre dimensioni in un continuo gioco di dissolvenze. Nascono così le 96 pagine del libro, popolate da figure illusorie composte da parole, macchie di Rorschach trasparenti, lettere arabe nascoste in arabeschi, messaggi scritti in Braille ma senza rilievo. E ancora, spettri cromatici privi di colori, panorami frantumati in minuscoli pixel, scacchiere compose da soli pezzi bianchi, televisori penti in cui si riflette il volto del lettore. Basta una serie di paradossi visivi a mettere in crisi la nostra riposante percezione della realtà.
Lo studio di Oslo di Various Architects ha progettato il Mobile Performance Venue: il ‘palcoscenico mobile’ più grande del mondo, per allestire differenti locations. La piattaforma è costituita da muri esterni gonfiabili che circondano un palco centrale in alluminio. Predisposta alla presenza di cinque sale cinematografiche, la struttura ha una capienza di 3500 spettatori in piedi. Mobile Performance Venue sarà costruito nel 2009 e rappresenterà l’ Arts Alliance Productions in tour con la produzione “ID – Identity of Soul” in tutto il mondo; l’ispiratore è il drammaturgo norvegese Henrik Ibsen con il poema epico “Terje Vigen” e Mahmoud Darwish con “A soldier Dreams of White Lillies”. Un piano ammezzato può essere utilizzato per rinfreschi, ristorazione e mostra. La struttura richiede 2 settimane per il montaggio e una settimana per lo smontaggio. Per quanto la sede possa essere facilmente trasportabile non sono trascurati due aspetti: l’ampiezza del palco per le esibizioni di danza nonchè le esigenze tecniche per i sistemi acustici e di proiezione.