Kielder Forest è il ‘luogo più oscuro’ dell’Inghilterra. Occupa 650 km² nella zona di Northumberland a confine tra Inghilterra e Scozia. Ha il livello più basso di inquinamento luminoso: è il luogo perfetto per vedere le stelle. Qui, lontano dalla città e dallo ‘smog del cielo’, Charles Barclay un giovane architetto a Londra, ha progettato un osservatorio a basso costo. Kielder Observatory è un luogo in cui appassionati e astronomi professionali possono condividere telescopi, piattaforme di osservazione, idee e conoscenze, al calar del sole si apre dinanzi agli occhi uno spettacolo indescrivibile. L’osservatorio sito su una base di calcestruzzo sormontato dalle due torrette rotanti per il telescopio. Tra di loro siede un terrazza open air e una stanza in legno chiamata “camera calda”. Tutta l’energia di cui l’osservatorio ha bisogno è generata per 2.5kw da una turbina eolica e dall’ energia solare. Questo speciale edificio si inserisce armonicamente nel contesto naturale. Il costo totale (attrezzature incluse) è stato di 415,000£. Progetti del genere potranno mai fare degli architetti abbienti? Questa è una sfida. L’osservatorio di Barclay risulta frutto di un felice equilibrio tra la semplicità esterna del legno e la tecnologia necessaria per il telescopio all’interno, tra il semplice legno di pareti, pavimenti e soffitti, nel buio, e le lampade rosse ‘a incandescenza’ (il rosso mantiene l’inquinamento luminoso al minimo). L’osservatorio si unisce a un crescente gruppo di ‘senza pretese’, a basso costo, di edifici intelligenti. Architetti che offrono qualcosa al di là di quanto denaro può comprare, lontano dagli ingranaggi dello sviluppo moderno .
Una robusta economia e una notevole flusso migratorio stanno alimentando un boom di costruzioni nel Paese. Ma il proliferare delle nuove strutture la dice lunga sui mutamenti della società cinese, importanti quanto gli stessi edifici. Dagli sbalorditivi blue-chip projects ad edifici le cui strutture conferiscono un nuovo volto alla capitale. Il video è emblematico.
Gigantesche “foglie” coperte da pannelli solari, sollevate da terra quanto basta per poterci star sotto all’ombra. Queste “foglie” sono Veil Solar Shade, un’installazione solare disegnata da Büro North per i cortili delle scuole australiane. Generano energia elettrica dal sole, assicurano una piccola oasi di frescura ed avvicinano i ragazzi alle energie rinnovabili. I designer australiani di Büro North in partnership con il Victorian Eco-Innovation Lab, hanno realizzato un sistema di pannelli in grado di convertire la luce solare in energia. Come una foglia rinnovata dalla fotosintesi, VEIL solar-shade rispetto ai tradizionali pannelli solari, ha un design inclinato ed evocativo, che sa essere pratico, regolabile ed educativo. Costituite con il contributo del governo australiano, le tonalità solari di Veil sono progettate per gli spazi all’aperto ed i campi da gioco delle scuole australiane, dove mentre generano energia, con il loro design ad ombrello posizionabile offrono anche il beneficio di offrire riparo dal caldo intenso. Ogni pannello è fornito di comandi che ne regolano la posizione, il livello d’accumulazione d’energia e l’inclinazione.
Oliver Bishop-Young soprende ancora. Il suo nuovo progetto, Skip Waste, porta per le vie di Londra dei container che vengono rivisitati e riutilizzati in maniera alternativa. Il secondo progetto vede coinvolti gli spazi pubblici come parchi, piscine e giardini, nell’ottica di una riorganizzazione del territorio, puntando su tre settori principali: lo scambio di materiali di scarto, il riutilizzo dei rifiuti e il recupero di spazi sprecati. Il progetto è stato presentato anche al New Designers di Londra.
8 Agosto 2008. L’evento tanto atteso è ormai alle porte: le Olimpiadi inaugureranno lo Stadio di Pechino, opera degli architetti Herzog & de Meuron. Lo stadio ha come principale caratteristica la sua copertura, indipendente dalla struttura interna, che lo rende paragonabile ad un nido. Si presenta infatti come una mastodontica griglia di elementi d’acciaio chiusa da uno strato di materiale semi-trasparente; dispone di un sistema di recupero dell’acqua piovana e di protezione dell’interno dal vento. L’interno dello stadio può ospitare 91.000 spettatori tutti con posto a sedere coperto, che diventeranno 80.000 al termine dei Giochi olimpici, dopo dei lavori di ridimensionamento.Lo stadio occupa una superficie di 250.000 m2, è largo 220 metri, lungo 330 metri e raggiunge con la copertura i 69,2 metri di altezza, pur essendo la pista di atletica sotto il livello del terreno.
Burj Dubai è già il grattacielo più alto del mondo, anche se è ancora in fase di costruzione. Burj Dubai il 1 Settembre 2008 ha raggiunto 694,5 m. L’altezza ufficiale non sarà annunciata prima di Settembre del prossimo anno.
E’ il nuovo ingresso di Gerusalemme, quello che porta dritti nel cuore antico della città: il ponte costruito dall’archistar Santiago Calatrava per la città millenaria. Lo ha disegnato con un singolo pilone inclinato che crea una chiara visuale verso il territorio urbano. I tiranti hanno una forma parabolica che si sviluppa tridimensionalmente nello spazio amplificando l’impressionante impatto visivo del ponte. L’intera struttura con i suoi tiranti suggerisce la forma di un’arpa gigantesca, l’arpa di Re David, come simbolo della città santa.
Si aggiunge un ponte alla lista delle strutture che lo studio Fxfowle sta costruendo a Dubai, dopo aver vinto un concorso internazionale indetto dall’Emirato. Il ponte, Sheikh Rashid bin Saeed Crossing, lungo un miglio ed alto 673 piedi, quando sarà completato, probabilmente nel 2012, sarà il più alto ponte ad arcate del mondo. Sei le corsie lo attraverseranno da entrambi i lati, più due binari per una ferrovia leggera. La parte destinata ai pedoni sarà posta sotto il ponte per proteggere i pedoni dal sole.
Simile a una navicella spaziale, il nuovo contenitore di arte contemporanea progettato per Chanel, inaugurato lo scorso febbraio, offre un’esperienza sensoriale collettiva. Come ispirazione, l’archistar Zaha Hadid, ha usato la borsa trapuntata della casa di moda internazionale, tra le griffe più famose al mondo per la scelta dei materiali e dei colori e per l’eleganza dello stile. Nella sua ricerca della dinamicità e fluidità degli spazi, ben integrata nelle sue sperimentazioni, dove umano e naturale ben si sposano con le più moderne tecnologie, Zaha Hadid riesce a trasformare l’idea del futuro con nuovi concetti spaziali e forme visionarie che ci trasportano in un altro mondo, evocando esperienze uniche e originali. Un nuovo linguaggio, quello usato dalla Hadid, che genera una sensualità scultorea.
Il carbone, si sa, è il sesto elemento dell’universo, sostanza di importanza fondamentale per l’esistenza del pianeta. Nella città belga di Genk, il carbone però è più della materia organica. E’ un hotel sofisticato e intrigante, completamente concepito come luogo di ringiovanimento e relax. Sessanta stanze, spaziose e ben arredate, sono dotate di Ipod, Tv, Dvd e mini bar. Un piccolo santuario di energia, che offre, nei suoi 608 metri” quadri di spa, un centro benessere con sauna, hamman, cromoterapia, trattamenti rilassanti, massaggi, bagni alle erbe, tai chi e chakra.