Ha inaugurato al pubblico lo scorso 22 settembre il secondo grande intervento di architettura contemporanea all’interno del Louvre.
23 anni dopo l’iconica piramide di Pei all’interno di una delle corti del Louvre -la corte Visconti- un velo dorato semitrasparente copre i nuovi 3.800 mq di spazio espositivo. La copertura appare come sospesa e non tocca né il pavimento e nemmeno le pareti dell’edificio storico. In realtà, questo velo ha uno spessore che va dai 20 cm fino a toccare in alcuni punti un metro e mezzo. La struttura è fatta di tubi d’acciaio e 2.400 pannelli di vetro schermati con una miscela di alluminio dorato ed argentato, che fanno passare la luce naturale all’interno. Solo 8 pilastri leggermente inclinati sostengono la copertura che pesa 120 tonnellate raggiungendo un massimo di 8 m di altezza.
Per gli architetti Mario Bellini e Rudy Ricciotti la sfida è stata quella di costruire su una superficie così ridotta; lo spazio della corte è di 2.200 mq. La creazione di uno spazio nel sotterraneo della corte ha imposto uno scavo di circa 12 m. Ci sono due livelli dell’esposizione: al livello della corte, opere dal settimo al decimo secolo, mentre al livello sotterraneo opere dei secoli tra l’undicesimo e il diciannovesimo, nonché la collezione dei tappeti. Il progetto museografico e l’allestimento sono del museografo Renaud Pièrard e dello stesso Mario Bellini, che hanno studiato delle vetrine speciali, grandi vetrine-teca interamente in cristallo. Alla fine dei conti il progetto è costato circa 40 milioni di euro.
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