Comunicarch, studio torinese specializzato nella comunicazione dell’architettura, da quest'anno propone una serie di itinerari di architettura contemporanea a Torino e dintorni:
Torino contemporanea: 1990-2012
A partire dal Piano regolatore di Vittorio Gregotti (1995), Torino è diventata città-laboratorio della ricostruzione post-industriale. Le direttici del cambiamento sono molteplici, ancora in corso, e stanno lasciando importanti segni sul territorio: il grande attraversamento nord-sud che riqualifica le aree circostanti (le 4 «Spine»), le Olimpiadi invernali del 2006 e le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia sono solo alcuni degli elementi di questa stagione di grandi cambiamenti.
L’itinerario propone i luoghi più significativi della nuova Torino.
Partendo dalla zona ex industriale di trasformazione a nord, con Parco Dora (Latz+Partner, 2011) e i suoi dintorni (con la Chiesa del Santo Volto di Mario Botta, 2006, e l’Envy Park di Emilio Ambasz, 2005), si scende verso il centro città passando per il Cineporto (Baietto, Battiato, Bianco, 2008) e la nuova sede delle facoltà di Scienze politiche e Giurisprudenza (Foster&partners, Maire Engineering, Camerana and partners, 2012). Poi, il nuovo Museo del Cinema nella Mole Antonelliana (François Confino, 2000) e l’area di trasformazione nel centro della città, con la stazione Alta Velocità di Porta Susa (Arep e Silvio D’Ascia, 2012) e il grattacielo Intesa San Paolo (Renzo Piano, in costruzione). Passando per Spina centrale (Vittorio Gregotti, 2001), si arriva alle principali opere olimpiche (2006): il Palasport (Arata Isozaki), l’area internazionale presso gli ex mercati generali (Camerana&partners, Steidle, Diener&Diener), l’arco (Hugh Dutton Associés) e l’Oval (Hok). Da qui il passato industriale cittadino si riallaccia nuovamente con il futuro: il recupero della ex Carpano con la prima sede nazionale di Eataly (Negozio Blu, 2007), il complesso del Lingotto con la Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli (Renzo Piano, 2002) e, più a sud, l’appena rinnovato Museo dell’automobile (Cino Zucchi, 2011).
Itinerario «Pier Luigi Nervi» (Storico in una News di VdA)
Il progettista dell’opera simbolo del centenario dell’Unità d’Italia a Torino che, dopo Roma, è la città che ospita il maggior numero di edifici dell’ingegnere costruttore romano (1891-1979). Dal Palazzo del Lavoro (1961), l’itinerario conduce a ritroso alla scoperta della straordinaria, e notissima, volta in ferrocemento realizzata nel 1948 a Torino Esposizioni per il Salone dell’Automobile, e all’adiacente, e successivo, Padiglione C (1950), fino alle Officine di manutenzione dell’Azienda Tranviaria Municipale (1954), progettate e costruite con la sua impresa. Il tutto inquadrato nel contesto della storia cittadina, italiana e nella biografia, internazionale, del progettista.
Itinerario «Carlo Mollino»
Il poliedrico architetto e designer torinese (1905-1973) nella sua città prediletta. Tra progetti, disegni e realizzazioni, un Mollino a tutto tondo. Dal sorprendente dancing Lutrario Le Roi (1960) alle ultime opere pubbliche, l’avveniristico Palazzo degli Affari della Camera di Commercio (1973) e il raffinato Teatro Regio (1973). Il tutto, con la possibilità di partire da un’inedita chicca: la visita all’unico, e solo, archivio dello studio, che, tra fotografie originali e bellissimi disegni autografi, permette di inquadrare l’architetto e il suo complesso modo di lavorare.
La visita è estensibile alle architetture alpine molliniane, in provincia di Torino (slittovia al Lago Nero a Sauze d’Oulx, 1947) e in Valle d’Aosta (Casa del Sole a Cervinia, 1953, e la ricostruzione di Casa Capriata a Gressoney St. Jean, progettata nel 1953 e mai realizzata). Ad Aosta è anche possibile vedere la casa ad alloggi di viale Maternità (1953).
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