Il nuovo poligono di tiro a segno delle gare olimpiche 2012 è stato appena completato. È formato da tre padiglioni bianchi, rigonfi come se respirassero: tre edifici in microfibra visibilmente in tensione, per la spinta generata verso l’esterno da enormi oblò-ventosa, distribuiti omogeneamente sulle facciate e in copertura. I cubi bianchi riflettono la luce da lontano e danno aria di festa al paesaggio urbano di Woolwich, come fossero grandi chioschi ad una sagra. Il poligono, infatti, non si trova nel Parco Olimpico ma sul sito delle originarie Royal Artillery Barracks.
L’immagine bizzarra è stata paragonata ai tentacoli di un polpo, alle tracce di una mitragliatrice (aerea) gigante, a dei funghi geometrizzati. Magma Architecture –loro- sono di Berlino, e oltre che in Germania, lavorano molto anche nel Regno Unito. Fedeli al nome, quasi in senso strettamente figurativo, derivano spazi ed edifici da una libera interpretazione di forme magmatiche, come auto-performanti, originate da immaginarie masse amebiche informi. Non è la prima volta che i Magma esplorano particolari proprietà di un materiale in flessibilità, resistenza e plasmabilità.
Non è la prima volta che usano il colore come elemento distintivo, come strumento per comunicare (qui il rosso, il blu e il fucsia un colore per ogni edificio per i “buchi” sulla pelle bianca). Né la prima volta che i Magma interpretano il sito specifico con una forma specifica, in maniera (apparentemente) empirica. Piuttosto che generate da un mero grafico geometrico studiato al computer, le forme architettoniche si presentano come scultoree –morbide- ed amorfe, ottenute dalla tensione tra punti (o fori) strategicamente localizzati su membrane di fibra sintetica. Così nel Padiglione espositivo di Haed-In a Berlino (con mega-fori in cui letteralmente si infilava la testa per guardare), e così pure nel padiglione di Kneaded Mass ad Amburgo, dove fori, ancora fori, servivano a puntare lo sguardo, ad orientarlo sugli oggetti.
Nel padiglioni del tiro a segno, le asole sono diventate (anche) occasione per risolvere l’impianto di ventilazione/aerazione, le aperture e gli ingressi. La struttura verrà completamente smantellata e riassemblata a Glasgow per i Giochi del Commonwealth del 2014.
Autore: Emilia Antonia De Vivo.
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